La Società anonima dei molini anglo-americani venne fondata nel 1850 a Collegno durante il Regno di Sardegna.[1][2] Tra i fondatori si annovera Camillo Benso conte di Cavour, il quale all'epoca ricopriva il ruolo di ministro dell'agricoltura del regno sabaudo.[3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondata con un capitale iniziale di 400 000 lire, poi aumentato a 1 000 000 lire nel 1856, la società aveva come scopo di gestire i "molini a farina" di Collegno, anche se si ritrovò a controllare anche la produzione delle risaie di Leri.[2][3] Nello stesso anno Cavour ne divenne il maggiore azionista, portando la società a prosperare e grazie alle lucrose e proficue attività intraprese.[2][3] La sede sociale della società fu spostata a Torino e fu anche costruita una linea ferroviaria per collegare gli stabilimenti di Collegno alla linea Torino-Susa.[3]
La società finì per ricoprire un ruolo di primo piano nel mercato della conservazione e dell'immagazzinamento delle granaglie della prevalentemente agricola penisola italiana, arrivando ad essere il più grande ente privato granario del neonato regno d'Italia.[3][4] Come previsto dall'atto fondativo, la società si sciolse nel 1870 e al suo posto subentrò la ditta F. Grattoni e C.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Aliberti, Strutture sociali e classe dirigente nel Mezzogiorno liberale, collana Biblioteca di storia sociale, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1979, SBN IT\ICCU\MIL\0145477.
- Rosario Romeo, Cavour e il suo tempo, Vol. 2: 1842-1854, Bari, Editori Laterza, 2012, ISBN 978-88-420-9877-5.