I serpenti di mare (Hydrophiinae Fitzinger, 1843) costituiscono una sottofamiglia di serpenti che vivono nel mare. Sono note 57 specie.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Sono diffusi principalmente nelle zone tropicali dell'Oceano Pacifico e dell'Oceano Indiano. Vivono sia nei pressi delle coste che in mare aperto, ma preferiscono il primo habitat, più ricco delle loro prede, i pesci.
In particolare le formazioni coralline, dove si trovano molti pesci, sono il loro ambiente prediletto.
Al contrario dei pesci, i serpenti marini non hanno le branchie, per cui devono risalire periodicamente in superficie per respirare.
La maggior parte delle specie partorisce piccoli vivi, vicino alla costa; i piccoli sono attivi subito dopo la nascita. Hanno un veleno estremamente potente, a cui i pesci sono particolarmente sensibili. Il loro corpo dimostra l'adattamento all'ambiente acquatico: le narici si possono chiudere ermeticamente, la testa è allungata e larga come il collo per fendere l'acqua, la coda è alta e stretta come una pinna. A causa delle loro caratteristiche fisiche, non possono muoversi agilmente sulla terraferma.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]A lungo sono state considerate come una famiglia di serpenti chiamata Hydrophidae o Hydrophiidae, ma secondo alcuni studi sarebbero imparentate più strettamente con la famiglia delle Elapidae che tra loro[1]. Esistono altre famiglie di serpenti che vivono nel mare, come le Acrochordidae; si tratterebbe di un'evoluzione convergente[2].
Essi si dividono in "veri" hydrophiinae e krait marini. I veri hydrophinae sono ovovivipari e sembra che siano discendenti di alcuni elapidi australiani come serpenti tigre e vipere della morte. I krait marini (genere Laticauda) sono invece ovipari e sembra che siano discendenti di alcuni elapidi asiatici[2].
In letteratura
[modifica | modifica wikitesto]S. T. Coleridge dà ai serpenti di mare un ruolo di rilievo nel poemetto La ballata del vecchio marinaio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ A.R. Rasmussen, SEA SNAKES (PDF), su web.archive.org. URL consultato il 5 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2018).
- ^ a b Sea Snake Biodiversity, su seasnakes.info. URL consultato il 5 agosto 2021 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2019).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Valerio Giacomini, Serge Bertino, Ettore Tibaldi, Grande enciclopedia Fabbri della natura volume 2, Milano, Fabbri Editori S.p.A., 1979, ISBN non esistente
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul serpente di mare
- Wikispecies contiene informazioni sul serpente di mare
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) true sea snake, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Hydrophiinae, su Fossilworks.org.