Scolia hirta | |
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Scolia hirta hirta | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Endopterygota |
Superordine | Oligoneoptera |
Sezione | Hymenopteroidea |
Ordine | Hymenoptera |
Sottordine | Apocrita |
Sezione | Aculeata |
Superfamiglia | Vespoidea |
Famiglia | Scoliidae |
Sottofamiglia | Scoliinae |
Genere | Scolia |
Specie | S. hirta |
Nomenclatura binomiale | |
Scolia hirta (Schrank, 1781) | |
Sottospecie | |
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Scolia hirta (Schrank, 1781) è un imenottero vespoideo della famiglia Scoliidae.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Gli adulti misurano da 12 a 25 mm di lunghezza e hanno una colorazione uniformemente nera, con una o due bande gialle sul secondo e terzo tergite addominale.
Le ali sono di colore grigio scuro, con riflessi blu-violacei e, come tutte le specie del genere Scolia, presentano due sole celle submarginali, una cellula discoidale e una sola vena ricorrente.
I maschi hanno antenne più lunghe delle femmine (composte da 13 segmenti anziché 12).
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Sono vespe solitarie, diurne, in genere univoltine (compiono cioè una sola generazione all'anno).
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Sono vespe floricole polilettiche, con una preferenza per i fiori che appaiono alla loro vista di colore dal ciano al blu, specialmente se riuniti in infiorescenze composite o aggregate.[1]
Tra le famiglie più visitate vi sono le Asteraceae (Knautia arvensis, Jacobaea vulgaris, Solidago canadensis, Solidago virgaurea, Centaurea scabiosa, Echinops spp.), le Lamiaceae (Thymus serpyllum, Pycnanthemum spp.), le Crassulaceae e le Liliaceae; altre specie visitate sono Veronica spicata (Scrophulariaceae), Eryngium planum (Apiaceae), Jasione montana (Campanulaceae).[2][3][4]
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Sono parassitoidi idiobionti: le femmine depongono le proprie uova in una larva-ospite, che paralizzano con l'aiuto del loro pungiglione; dopo la puntura, la larva-ospite non è più in grado di progredire nello sviluppo e di muoversi[5].
Parassitano preferenzialmente le larve di coleotteri cetoniini, in particolare di Cetonia aurata, ma anche altre specie di scarabeidi. La ricerca dell'ospite occupa la maggior parte del tempo delle femmine gravide, richiedendo una quantità d'energia considerevole e comportando un'esplorazione minuziosa degli strati superficiali del terreno.[6].
Una volta consumati i tessuti della larva-ospite, le larve si imbozzolano e trascorrono l'inverno in questo stadio.
Normalmente i maschi fuoriescono dal bozzolo prima delle femmine e attendono queste ultime alla fuoriuscita dal nido per l'accoppiamento.[7]
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]È presente in gran parte del bacino del Mediterraneo, in Europa centrale, nell'ecozona paleartica orientale, in Medio Oriente e in Nord Africa.[8]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Sono note 2 sottospecie:
- Scolia hirta subsp. hirta (Schrank, 1781) sottospecie nominale
- Scolia hirta subsp. unifasciata Cyrillo, 1787, più esile e, nella forma tipica, con una sola fascia gialla sull'addome.
Segnalata in Corsica, Sicilia e Malta[9]
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Scolia hirta hirta
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Scolia hirta unifasciata
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Landek I, Feeding plant spectrum of the hairy flower wasp Scolia hirta in Lusatia (Central Europe) with special focus on flower colour, morphology of flowers and inflorescences (Hymenoptera: Scoliidae), in Entomologia generalis 2002; 26(2): 107-120. URL consultato il 10 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2011).
- ^ La scolie hirsute (Scolia hirta), su À la découverte de la Chaîne des Puys.
- ^ Teppner VH, Scolia hirta (Hymenoptera-Scoliidae) neu für die Steiermark (PDF), in Mitteilungen des naturwissenschaftlichen Vereines für Steiermark Bd. 138 S. 5–8 Graz 2008 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2015).
- ^ Lars-Åke Janzon & Björn Cederberg, Scolia hirta hårig dolkstekel (PDF), su ArtDatabanken.
- ^ Strand M.R., The interactions between larval stages parasitoid and their hosts, in E.E. Lewis, J.F. Campbell and M.V.K. Sukhdeo (eds) The Behavioral Ecology of Parasites, CAB International, 2002, pp. 129-152.
- ^ Godfray H.C.J., Parasitoids. Behavioral and Evolutionary Ecology, Princeton, Princeton University Press, 1994.
- ^ Barrat B., Aspects of reproductive biology and behaviour of scoliid wasps (PDF), in DOC Science Internal Series 147. Department of Conservation, Wellington (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2008).
- ^ (EN) Taxon details: Scolia hirta, in Fauna Europaea version 2.6.2, Fauna Europaea Web Service, 2013.
- ^ (EN) Taxon details: Scolia hirta unifasciata, in Fauna Europaea version 2.6.2, Fauna Europaea Web Service, 2013.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Scolia hirta
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Scolia hirta (Schrank, 1781) BioLib