Lo scandalo Wirecard (in tedesco: Wirecard-Skandal) è stata una serie di pratiche commerciali corrotte e di rapporti finanziari fraudolenti che hanno portato all'insolvenza di Wirecard, un'azienda di elaborazione dei pagamenti e di servizi finanziari con sede a Monaco, in Germania. La società faceva parte dell'indice DAX. Offriva ai clienti transazioni di pagamento elettronico e servizi di gestione del rischio, nonché l'emissione e l'elaborazione di carte fisiche. La filiale, Wirecard Bank AG, possedeva una licenza bancaria e aveva contratti con diverse società di servizi finanziari internazionali.
Accuse
[modifica | modifica wikitesto]Le accuse di negligenza contabile hanno seguito la società sin dai primi giorni della sua costituzione, raggiungendo un picco nel 2019 dopo che il Financial Times ha pubblicato una serie di indagini insieme a denunce di informatori e documenti interni.[2] Il 25 giugno 2020 Wirecard ha presentato istanza di insolvenza dopo aver rivelato che 1,9 miliardi di euro erano "mancanti",[3][4] e le dimissioni e l'arresto del suo CEO Markus Braun.[5] Sono state sollevate domande sul fallimento normativo da parte dell'Autorità Federale di Vigilanza Finanziaria (BaFin), il principale organo di controllo finanziario della Germania, e sulla possibile negligenza del revisore contabile di lunga data di Wirecard, Ernst & Young.[6]
Whistleblower
[modifica | modifica wikitesto]Il 20 Maggio 2021, Pav Gill, all'epoca legale senior di Wirecard a Singapore responsabile di tutti gli aspetti legali per Wirecard nell'area Asia-Pacific, ha rivelato alla stampa di essere il whistleblower che ha fornito i documenti incriminanti sulla frode finanziaria al Financial Times.[7]
Documentario
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2022 Netflix ha pubblicato Skandal! Il caso Wirecard, un documentario che racconta "le menzogne, lo spionaggio, i trucchi sporchi" della società e come i giornalisti del Financial Times e i collaboratori di KPMG abbiano scoperto la verità dietro i rapporti finanziari fraudolenti di Wirecard.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Police raid Wirecard headquarters as administrator kicks off asset sales, in Reuters, 1º luglio 2020. URL consultato il 26 febbraio 2023.
- ^ Wirecard’s suspect accounting practices revealed, in Financial Times, 15 ottobre 2019. URL consultato il 26 febbraio 2023.
- ^ (EN) Wirecard: Scandal-hit firm files for insolvency, in BBC News, 25 giugno 2020. URL consultato il 26 febbraio 2023.
- ^ (EN) Germany's beleaguered Wirecard to proceed with business after insolvency, in Reuters, 27 giugno 2020. URL consultato il 26 febbraio 2023.
- ^ (EN) Former Wirecard CEO Markus Braun arrested – DW – 06/23/2020, su dw.com. URL consultato il 26 febbraio 2023.
- ^ EY and Wirecard: anatomy of a flawed audit, in Financial Times, 25 ottobre 2021. URL consultato il 26 febbraio 2023.
- ^ Dan McCrum, 'They tried to destroy me': Wirecard's reluctant whistleblower tells his story, in Financial Times, 20 maggio 2021. URL consultato il 20 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2021).
- ^ (EN) The Netflix documentary on the Wirecard scandal, su enterprise.ft.com. URL consultato il 23 luglio 2023.