Quoll bronzeo | |
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Stato di conservazione | |
Prossimo alla minaccia (nt)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Dasyuromorphia |
Famiglia | Dasyuridae |
Sottofamiglia | Dasyurinae |
Tribù | Dasyurini |
Genere | Dasyurus |
Specie | D. spartacus |
Nomenclatura binomiale | |
Dasyurus spartacus Van Dyck, 1988 | |
Sinonimi | |
Satanellus spartacus | |
Areale | |
Il quoll bronzeo (Dasyurus spartacus Van Dyck, 1988) è un marsupiale carnivoro originario della Nuova Guinea[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il quoll bronzeo ha una lunghezza testa-corpo di 30,5–38 cm e una coda di 24-28,5 cm. Come indica il nome comune, è ricoperto da un mantello di colore variabile dal bronzo intenso al marroncino chiaro, marcato da piccole macchie bianche; la coda, invece, è nera e priva di macchie[3].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]È un predatore dalle abitudini notturne; un esemplare è stato catturato dopo aver fatto razzia in un pollaio[1].
Le informazioni riguardo alla sua biologia sono molto scarse; Woolley ha effettuato alcune osservazioni sulla sua riproduzione e ha ipotizzato che abbia una stagione riproduttiva ben definita. Si ritiene che possa vivere fino a tre anni[1].
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Il quoll bronzeo è l'unico mammifero della Nuova Guinea relegato alla cosiddetta «ecoregione del Trans-Fly» (sud dell'isola) a non essere presente anche nel nord dell'Australia. Abita le zone miste di foresta e savana[1].
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]È stato scoperto solamente agli inizi degli anni settanta, quando ne vennero catturati i primi esemplari; venne descritto come specie a sé solamente nel 1987, quando il Dr. Stephen Van Dyck del Museo del Queensland, analizzando i suddetti esemplari, riscontrò alcune caratteristiche distintive[4].
Per un certo periodo di tempo gli studiosi hanno ritenuto che si trattasse di una popolazione disgiunta di quoll occidentale (Dasyurus geoffroii)[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Lamoreux, J. & Hilton-Taylor, C. (Global Mammal Assessment Team) 2008, Dasyurus spartacus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Dasyurus spartacus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Walker's Marsupials of the World - - Ronald M. Nowak
- ^ Karl Shuker, The Lost Ark: New and Rediscovered Animals of the 20th Century, HarperCollins Publishers, 1993, p. 91, ISBN 0-00-219943-2.
- ^ Karen Firestone, Population genetics of New Guinean quolls, su bees.unsw.edu.au, University of New South Wales. URL consultato il 2 febbraio 2007 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2006).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Dasyurus spartacus
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