Santi Giovanni e Paolo | |
---|---|
Il martirio dei santi Giovanni e Paolo, Guercino (1632) | |
Martiri | |
Morte | Roma, 26 giugno 362 |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Santuario principale | Basilica dei Santi Giovanni e Paolo al Celio |
Ricorrenza | 26 giugno |
Giovanni e Paolo (morti a Roma il 26 giugno 362) sono due martiri cristiani del IV secolo, titolari dell'antica e nota basilica romana sul monte Celio (basilica celimontane), di un'altra famosa basilica a Venezia (San Zanipolo) e di numerose altre chiese a loro dedicate. Sono venerati come santi dalla Chiesa cattolica.
Nonostante l'antichità dei racconti della loro vita e l'ampia diffusione del loro culto suffraghino fortemente l'ipotesi di una loro effettiva storicità, le notizie sulla loro vita, desunte unicamente da una passio confusa e leggendaria (ripresa poi dalla legenda aurea), sono scarse e controverse.
La Passio
[modifica | modifica wikitesto]Secondo la tradizione agiografica, erano fratelli ed erano personaggi molto in vista nella Roma dell'epoca: la passio, giuntaci in tre recensioni differenti (tutte del IV secolo) li presenta prima come maggiordomo e primicerio della vergine Costanza (Costantina), figlia dell'imperatore Costantino, poi come ufficiali di Gallicano, al quale suggerirono un voto grazie al quale costui sconfisse gli Sciti in battaglia, infine come diaconi della Chiesa romana che distribuivano ai poveri i beni ricevuti da Costanza.
Sarebbe stato proprio Terenziano a farne redigere la passio, convertitosi dopo aver ottenuto dai santi la grazia della guarigione del figlio. I corpi dei santi furono poi rinvenuti dal senatore Bizante e dal figlio Pammachio, che avevano ricevuto tale incarico dall'imperatore Gioviano, successore di Giuliano. Nel 398 Pammachio avrebbe poi fatto erigere sul sito della casa di Giovanni e Paolo la basilica a loro intitolata.
Culto
[modifica | modifica wikitesto]Giovanni e Paolo furono molto venerati come santi, ed i loro nomi furono inseriti nel Canone della Messa.
La Chiesa cattolica celebra la loro memoria liturgica il 26 giugno.
«A Roma commemorazione dei santi Giovanni e Paolo, al cui nome è dedicata la basilica sul monte Celio lungo il clivo di Scauro nella proprietà del senatore Pammachio.»
Soprattutto nei paesi di lingua tedesca, ma non solo, i due santi sono considerati "Wetterheiligen", cioè protettori contro le tempeste e, in generale, le avversità atmosferiche. I due santi sono patroni di Muggia, in provincia di (Trieste).
La basilica romana
[modifica | modifica wikitesto]Più probabilmente, l'attuale basilica dei santi Giovanni e Paolo sorge sul sito della domus della famiglia di Bizante e Pammachio, adibita (come testimoniano gli affreschi ancora conservati) sin dalla tarda età Flavia (81 - 96 d.C.) a Domus Ecclesiae e inglobata nell'attuale edificio: le stanze della domus costituiscono uno dei più importanti monumenti del primo cristianesimo a Roma. La basilica è citata per la prima volta col nome di titulus Byzantii o Pammachii negli atti del concilio romano del 499; è dubbio se la domus sia stato davvero teatro del martirio dei santi o se i loro corpi vi siano stati traslati in seguito.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni e Paolo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Bibliografia su Giovanni e Paolo, su Les Archives de littérature du Moyen Âge.
- (EN) Giovanni e Paolo, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- Giovanni e Paolo, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
- (EN) La Legenda aurea - I S.S. Giovanni e Paolo, su catholic-forum.com. URL consultato il 13 agosto 2006 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2006).