Sakızlı Mehmed Pascià | |
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Pascià di Tripoli | |
Durata mandato | 1584 – 1585 |
Predecessore | Haydar Pascià |
Successore | Ramazan Pascià |
Durata mandato | 1589 – 1589 |
Predecessore | Ramazan Pascià |
Successore | Istanköylü Ahmed Pascià |
Durata mandato | ottobre 1590 – 1595 |
Predecessore | Istanköylü Ahmed Pascià |
Successore | Memi Mehmed Pascià |
Sakızlı Mehmed Pascià, letteralmente Maometto Pascià di Chio (... – 1649), era un Dey di Tripoli (r.1631-1649).[1] Nato da una famiglia cristiana di origine greca sull'isola di Chio (conosciuta in turco ottomano come Sakız, da cui l'appellativo "Sakızlı"), si era convertito all'Islam dopo aver vissuto per anni in Algeria[2]. Il suo governo fu efficace, portando pace e prosperità in Tripolitania e incrementando il commercio.[1] Cercò di porre la Cirenaica sotto il suo controllo e fu tollerante in materia religiosa, permettendo ai missionari francescani di assistere gli schiavi cristiani[1]. Il suo successore fu Osman Sakızlı, che continuò la sua politica[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Luigi Vittorio Bertarelli, Possedimenti e colonie : Isole egee, Triplitania, Cireaica, Eritrea, Somlia, in Guida d'Italia del T.C.I., Vol. XVI, Milano, Touring Club italiano, 1929.
- ^ (EN) Hans Joachim Kissling, The last great Muslim empires : history of the Muslim world, BRILL, 1997, ISBN 9789004021044.«Nel XVII secolo, i due comandanti di maggior successo erano greci convertiti, originari dell'isola di Chio e per questo conosciuti con il nome di Sakızlı, che ha questo significato in turco. Il primo, Maometto (1632-1649), aveva vissuto ad Algeri come cristiano per alcuni anni e poi aveva adottato l'Islam e la professione di corsaro. ... Uthman, anch'egli ex cristiano, all'alto comando militare.»