S 3 | |
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Descrizione generale | |
Tipo | sommergibile di piccola crociera |
Classe | S |
Proprietà | Royal Navy Regia Marina |
Cantiere | Scott, Greenock |
Impostazione | 4 marzo 1914 |
Varo | 16 giugno 1915 |
Entrata in servizio | 25 settembre 1915 (Royal Navy) 26 settembre 1915 (Regia Marina) |
Radiazione | 1º maggio 1919 |
Destino finale | demolito |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento in immersione | 303 t |
Dislocamento in emersione | 254 t |
Lunghezza | 45,17 m |
Larghezza | 4,22 m |
Pescaggio | 3,06 m |
Profondità operativa | 40 m |
Propulsione | 2 motori Diesel FIAT da 650 CV 2 motori elettrici Scott da 360 cv complessivi 2 eliche |
Velocità in immersione | 9 nodi |
Velocità in emersione | 13,3 nodi |
Autonomia | in emersione 1700 miglia nautiche a 8 nodi in immersione 60 mn a 4 nodi |
Equipaggio | 2 ufficiali, 24 sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Siluri | 2 tubi lanciasiluri da 450 mm a prua 2 tubi lanciasiluri da 450 mm a poppa 4 siluri |
dati tratti da www.betasom.it | |
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L’S 3 è stato un sommergibile della Regia Marina, in precedenza appartenuto alla Royal Navy.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L’S 3 non prestò mai servizio effettivo nella Marina britannica: quando, nel giugno 1915, la Regia Marina, essendo l'Italia entrata nel frattempo in guerra a fianco delle potenze della Triplice intesa, chiese ed ottenne la sua cessione (insieme ai suoi due gemelli) da parte degli inglesi, si trovava ancora alle prove in cantiere: fu infatti ceduto all'Italia il giorno seguente alla sua entrata in servizio per la Royal Navy[1].
Tra la metà di settembre e l'inizio di novembre 1915 ebbe luogo il trasferimento dal Regno Unito alla base di La Spezia[1][2].
Prese base a Brindisi, in seno alla III Squadriglia Sommergibili, ma, prima ancora di poter svolgere anche una sola missione, fu colto da gravi guasti ai motori diesel (problema che affliggeva anche i gemelli) e fu disarmato[1][2].
Si portò poi a La Spezia, venendo destinato alla Scuola Sommergibili per la quale operò per il resto della guerra[1][2].
Radiato nel 1919[1][2], fu avviato alla demolizione.