SV Vulpeculae | |
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Classificazione | Supergigante gialla |
Classe spettrale | G2,5Iab |
Tipo di variabile | Cefeide |
Periodo di variabilità | 45,028 giorni |
Distanza dal Sole | 7986 anni luce |
Costellazione | Volpetta |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 19h 51m 30,906s |
Declinazione | +27° 27′ 36,83″ |
Dati fisici | |
Raggio medio | 211-235 R⊙ |
Temperatura superficiale |
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Luminosità | |
Metallicità | 125% del Sole[2] |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. |
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Magnitudine app. | 6,74 |
Magnitudine ass. | -6,21 |
Parallasse | 0,80 mas |
Moto proprio | AR: -1,50 mas/anno Dec: -6,57 mas/anno |
Velocità radiale | -1,5 |
Nomenclature alternative | |
SV Vulpeculae è una stella variabile nella costellazione della Volpetta. Dista 8000 anni luce circa dal sistema solare e la sua magnitudine apparente varia +6,62 a + 7,79[3] in un periodo di 45 giorni[4].
Caratteristiche fisiche
[modifica | modifica wikitesto]Situata 2º a ovest della stella di quarta magnitudine 15 Vulpeculae, SV Vulpeculae è una variabile cefeide, una di quelle a più largo periodo che si conoscano, comparabile ad esempio a RS Puppis, e il suo tipo spettrale medio è G2,5Iab, che la pone nella categoria delle supergiganti gialle. Il suo raggio, anch'esso variabile così come classe spettrale e temperatura, è enorme, e varia da 211 a 235 volte quello del Sole. Sulla massa non c'è un completo consenso: Neilson et al. (2008) stimano una massa di 14,2 volte quella solare per SV Vulpeculae[5] mentre Hohle (2010) indica un valore molto più basso, di 6,9 masse solari[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Hohle, M. M.; Neuhäuser, R.; Schutz, B. F., Masses and luminosities of O- and B-type stars and red supergiants, in Astronomische Nachrichten, vol. 331, n. 4, 2010, p. 349. URL consultato il 24 agosto 2012.
- ^ Amplitudes of single-mode Cepheids (Klagyivik+, 2009) Dati sul sito VizieR
- ^ SV Vul (General Catalogue of Variable Stars)
- ^ Groenewegen, M. A. T., Baade-Wesselink distances and the effect of metallicity in classical cepheids, in Astronomy and Astrophysics, vol. 488, n. 1, 2008, pp. 25-35, DOI:10.1051/0004-6361:200809859.
- ^ Neilson, Hilding R.; Lester, John B., On the Enhancement of Mass Loss in Cepheids Due to Radial Pulsation, in The Astrophysical Journal, vol. 684, n. 1, 2008, pp. 569-587, DOI:10.1086/588650. URL consultato il 24 agosto 2012.