Ruggero Accrocciamuro | |
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Conte di Celano | |
Trattamento | Conte |
Altri titoli | Barone di Carapelle |
Nascita | 1440 |
Morte | Pratola Peligna, giugno 1496 |
Dinastia | Accrocciamuro |
Padre | Lionello Accrocciamuro |
Madre | Jacovella da Celano |
Figli | Lionello Giovanni Ruggerone (tutti illegittimi) |
Religione | Cattolicesimo |
Ruggero Accrocciamuro | |
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Soprannome | Ruggerone Accrocciamuro |
Nascita | 1440 |
Morte | Pratola Peligna, giugno 1496 |
Dati militari | |
Forza armata | Mercenari |
Grado | Condottiero |
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Ruggero Accrocciamuro, detto Ruggerone Accrocciamuro (1440[1] – Pratola Peligna, giugno 1496), è stato un condottiero italiano[2], conte di Celano e barone di Carapelle Calvisio[3].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato nel 1440[1] come figlio primogenito di Lionello Accrocciamuro e Jacovella da Celano, venne avviato sin da giovane alla carriera militare[3].
Nel 1458, mortogli il padre, entrò in un duro e lungo conflitto con la madre per l'eredità[2]. Nel novembre 1462 invase insieme a Jacopo Piccinino la contea di Celano, riuscendo ad imprigionare la madre e ad impossessarsi dei feudi[2]. L'anno seguente fu costretto a liberare la madre; successivamente gli vennero confiscati i feudi in favore della figlia del re del Regno di Napoli Ferrante d'Aragona, Maria, moglie del duca di Amalfi Antonio Piccolomini, entrando così in conflitto col sovrano[2].
Dopo aver attaccato Sulmona e Balsorano, si trasferì nel 1467 in Francia, entrando al servizio del duca di Borgogna Carlo il Temerario[3]. Prese quindi parte con Cola di Monforte e Jacopo Capece Galeota agli assedi di Neuss, Conflans-Sainte-Honorine e Nancy, perdendo quest'ultimo scontro[3].
Nel 1486 fece ritorno in Italia e, grazie all'aiuto del condottiero Giovanni della Rovere, riuscì a recuperare la contea di Celano; nel giugno dello stesso anno venne sconfitto da Gentile Virginio Orsini e costretto a far ritorno in Francia[3].
Nel 1495 ridiscese in Italia al seguito di Carlo VIII di Valois ed assediò il Castel Nuovo di Napoli[3]. Nel giugno 1496, venuto in contrasto con i Piccolomini per via delle sue pretese sulla contea di Celano, a Pratola Peligna fu ucciso con due colpi di spada da Alfonso Piccolomini e con lui si estinse la sua famiglia (Pietro ed Isabella, fratello e sorella di Ruggero, non ebbero una propria discendenza, mentre lo stesso Ruggero non si sposò ed ebbe tre figli illegittimi, Lionello, Giovanni e Ruggerone, i quali reclamarono invano i loro diritti feudali sulla contea di Celano)[4].
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
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Rinaldo/Riccardo Accrocciamuro | |||||||||||||
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Lionello Accrocciamuro | |||||||||||||
Giovanni Antonio Caldora | "Raimondaccio" Caldora | ||||||||||||
Luisa d'Anversa | |||||||||||||
? Caldora | |||||||||||||
Rita Cantelmo | Giacomo Cantelmo | ||||||||||||
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Ruggero Accrocciamuro | |||||||||||||
Pietro da Celano | Ruggero da Celano | ||||||||||||
Francesca de Haya[5][6] | |||||||||||||
Nicolò da Celano | |||||||||||||
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Jacovella da Celano | |||||||||||||
Giacomo Marzano | Roberto Marzano | ||||||||||||
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Maria Marzano | |||||||||||||
Caterina Sanseverino | Ruggero Sanseverino | ||||||||||||
Marchesa del Balzo | |||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti (1864), p. 121.
- ^ a b c d DBI.
- ^ a b c d e f Condottieridiventura.it.
- ^ De Lellis (1671), pp. 35-45.
- ^ Matteo Camera, "Annali delle Due Sicilie. Dall'origine e fondazione della monarchia fino a tutto il regno dell'augusto sovrano Carlo III. Borbone. Volume 2º", su play.google.com, Napoli, Stamperie e Cartiere del Fibreno (Napoli), 1860, p. 357.
- ^ Matteo Camera, "Elucubrazioni Storico-Diplomatiche su Giovanna I.ª, Regina di Napoli e Carlo III di Durazzo", su play.google.com, Salerno, Tipografia Nazionale (Salerno), 1889, p. 154.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Carlo De Lellis, Discorsi delle famiglie nobili del Regno di Napoli, vol. 3, Napoli, Roncagliolo, 1671, ISBN non esistente.
- Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti, vol. 184, Roma, Tipografia delle Belle Arti, 1864, ISBN non esistente.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Michele Manfredi, ACCROCCIAMURO, Ruggerone, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 1, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960.
- Ruggero Accrocciamuro, su condottieridiventura.it.