Il torneo di rugby a 7 maschile della XXXIII Olimpiade fu il 3º torneo olimpico di rugby a 7 maschile e si tenne dal 24 al 27 luglio 2024 allo Stade de France di Saint-Denis tra 12 squadre nazionali maggiori.
La Francia, come squadra del comitato organizzatore, era qualificata di diritto, mentre le altre 11 squadre provenivano dalle varie qualificazioni continentali (due dalle Americhe, una ciascuna da Europa, Africa, Asia e Oceania), dalle World Series 2022-23 (4 squadre) e dai ripescaggi (una squadra)[1].
Federazione di riferimento per il torneo era World Rugby, organismo di governo mondiale di rugby a 7 e rugby a 15, che sovrintese alle fasi di qualificazione alla competizione[1].
Nel torneo di qualificazione fu l'Inghilterra a concorrere in nome della Gran Bretagna, la quale non ha una federazione propria nel rugby.
Per quanto riguarda invece l'Irlanda, qualificata al torneo olimpico nei ripescaggi, benché per World Rugby la squadra rappresenti l'intera isola, per il CIO rappresenta solo l'Éire; tuttavia gli atleti nordirlandesi hanno la facoltà di scegliere quale comitato olimpico, tra quello britannico e quello irlandese, essi preferiscano rappresentare[2].
Gli isolani giunsero in finale per la terza volta consecutiva, ma ad aggiudicarsi l'oro fu la squadra di casa della Francia, che vinse 28-7 la gara decisiva per l'oro olimpico[3].
Bronzo, altresì, appannaggio del Sudafrica, vittorioso 26-19 sull'Australia con una meta nel tempo di recupero quando il serratissimo incontro stava già per avviarsi verso i tempi supplementari[4][5].
Le 12 squadre furono ripartite in 3 gironi da 4 squadre, denominati da A a C[6], in ciascuno dei quali ogni squadra incontrò le altre tre con la formula del girone all'italiana e la classifica fu stilata secondo il seguente criterio: 3 punti alla squadra vincitrice, 2 ciascuno alle squadre che pareggiassero, 1 punto in caso di sconfitta e zero punti in caso di forfeit o abbandono della partita[6].
Al secondo turno a eliminazione diretta passavano le prime due squadre di ogni girone e le due migliori terze; ai fini della discriminante per squadre arrivate a pari punti, quella con il miglior risultato nell'incontro diretto tra le due aveva la precedenza[6]; quanto invece alla migliore terza, la discriminante era il punteggio in classifica e, a seguire, la differenza punti fatti/subiti, la differenza mete fatte/subite, il numero di punti e il numero di mete[6].
Le due migliori terze, in ordine di seeding, presero la posizione 7 e 8; a quella non qualificata ai quarti fu assegnata la posizione 9.
Nella fase a eliminazione diretta, le ultime quattro (la peggiore terza e le quarte classificate di ogni girone, con seeding da 10 a 12 secondo i criteri summenzionati[6]) si incontrarono per il torneo di assegnazione dei posti dal nono al dodicesimo: la squadra con il seeding 9 fu accoppiata a quella con seeding 12, quella con il seeding 10 a quella con il seeding 11; le vincitrici si affrontarono per il nono posto, le perdenti per l'undicesimo[6].
Nei quarti di finale, invece, gli accoppiamenti furono i seguenti, nell'ordine:
prima classificata del girone A – terza classificata con seeding 8
seconda classificata del girone C – seconda classificata del girone B
prima classificata del girone C – seconda classificata del girone A
prima classificata del girone B – terza classificata con seeding 7[6].
In ordine di incontro, le squadre sconfitte disputarono i play-off per i posti dal quinto all'ottavo, mentre le vincitrici per quelli della zona medaglie.
Per l'assegnazione della medaglia di bronzo fu prevista la finale per il terzo posto tra le due squadre sconfitte nelle semifinali per il titolo[6].