Rugantino è una maschera del teatro romano. Questa maschera impersona un tipico personaggio romanesco, er bullo de Trastevere, svelto co' le parole e cor cortello[senza fonte], il giovane arrogante e strafottente ma in fondo buono e amabile. L'aspetto caratteristico di Rugantino è la ruganza, parola romanesca che significa "arroganza".
Storia e caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Il Ghetanaccio, che fu il più noto burattinaio romano, fu conosciuto soprattutto per le sue rappresentazioni che avevano come protagonista proprio Rugantino, ciò fa supporre che le sue origini risalgano alla fine del 1700.
Odoardo Zuccari,[1] il 13 settembre 1848 presentò il personaggio sul primo numero di un foglio satirico, con questi versi:[2]
«Cor cappello a du' pizzi, cor grugno lungo du' parmi, co' 'na scucchia rivortata 'nsù a uso de cucchiaro, co' no' spadone che nun ce la po' quello der sor Radeschio, e co' le cianche come l'Arco de Pantano, se presenta, Signori mia, Rugantino er duro, nato 'nsto piccolo castelluccio e cresciuto a forza de sventole, perché ha avuto 'gni sempre er vizio de rugà e d'arilevacce»
Così il primo Rugantino doveva essere la caricatura del gendarme, e per converso veniva identificato anche col capo dei briganti.
Nel corso degli anni questa prima immagine si trasformò nel giovane bullo di quartiere che assumeva gli atteggiamenti del duro, ma che era in realtà uno spaccone pronto a parole ma pavido nei fatti. La maschera tipica quindi lo vede vestito in due maniere: da sgherro, in modo appariscente vestito di rosso col cappello a due punte, oppure da povero popolano, con calzoncini logori, fascia intorno alla vita, camicia con casacca e fazzoletto al collo.
Rappresentazioni
[modifica | modifica wikitesto]Il personaggio di Rugantino è protagonista della Commedia di Rugantino di Augusto Jandolo (1925)[3] e dell'omonima commedia musicale di Garinei e Giovannini (1962), da cui è stato tratto un film omonimo del 1973 diretto da Pasquale Festa Campanile.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rugantino, su belsito.it. URL consultato il 2 novembre 2023.
- ^ Maschere del Carnevale Romanesco, su romainfoline.it, 20 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2010).
- ^ Giuseppe Ceccarelli, Rugantino, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936. URL consultato il 2 novembre 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Ceccarelli, RUGANTINO (o Rogantino), in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936. URL consultato il 2 novembre 2023.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Rugantino, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Aldo Crel, Rugantino maschera impavida, in Capitolium, XXXVIII, n. 3, 1963, 138-141 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- Costantina Fiorini (a cura di), Rugantino, su Maschere italiane, books.google.it, Firenze, Giunti, 2003, 99 e segg..