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Ruby Tui - Teknopedia
Ruby Tui
Ruby Tui il 13 dicembre 2022 a Wellington durante i festeggiamenti per la vittoria in Coppa del Mondo
Dati biografici
PaeseNuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda
Altezza172 cm
Peso70 kg
Rugby a 15
RuoloTre quarti ala
Squadra  Counties Manukau
Carriera
Attività provinciale
2010-11  Canterbury
2020-  Counties Manukau
Attività in franchise
2022-  Chiefs Manawa3 (20)
Attività da giocatrice internazionale
2022-Nuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda10 (40)
Palmarès internazionale
Vincitore Coppa del Mondo 2021
 Giochi olimpici
OroTōkyō 2020Rugby a 7
ArgentoRio de Janeiro 2016Rugby a 7
 Coppa del Mondo Seven
OroSan Francisco 2018Rugby a 7

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Statistiche aggiornate al 15 novembre 2022
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Ruby Malae Tui (Wellington, 13 dicembre 1991) è una rugbista neozelandese, campionessa olimpica nel rugby a VII nel 2021 e mondiale nel rugby a XV nel 2022. Nel ruolo di tre quarti ala milita nella franchise professionistica delle Chiefs Manawa.

Biografia

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Nata a Wellington da padre samoano e madre europea[1], dopo la separazione dei suoi genitori andò a vivere a Tākaka, nell'Isola del Sud e, quando la madre conobbe un nuovo partner, si trasferì in una cittadina rurale nella regione di Marlborough[1]. Dopo un altro breve periodo con suo padre, si stabilì con sua madre a Greymouth, dove frequentò le scuole superiori; successivamente sua madre lasciò l'abitazione dove viveva con il suo partner a causa di violenze domestiche da parte di quest'ultimo, e portò con sé sua figlia Ruby presso una casa sicura per donne[2]. All'epoca praticava prevalentemente netball, e declinò l'invito a continuare a giocare a rugby dopo che un insegnante l'aveva vista all'opera in una partita tra allieve delle prime classi delle superiori[1].

L'avvicinamento al rugby avvenne quando, trasferitasi a Christchurch all'Università di Canterbury, per gli studi in scienze della comunicazione, si fece convincere da una compagna di camera a partecipare agli allenamenti della squadra dell'ateneo[1]. Nel 2012 si dedicò a tempo pieno al rugby a 7, disciplina nella quale gioca come pilone; nel 2016 prese parte al torneo olimpico di Rio de Janeiro, nel corso del quale la Nuova Zelanda si fermò alla finale, sconfitta per l'oro dall'Australia[3]; dopo la mancata vittoria meditò il ritiro dall'attività agonistica perché indecisa se diventare professionista o perseguire i propri interessi fuori dallo sport[3]; decise di continuare nel rugby e nel 2018 si aggiudicò la Coppa del Mondo a sette a San Francisco[3].

Raggiunta la qualificazione olimpica nel 2019, e guadagnato il titolo di miglior giocatrice a sette del mondo[4], dovette attendere fino al 2021 per disputare il relativo torneo a Tokyo a causa della sopraggiunta pandemia di COVID-19 che provocò ritardi, annullamenti e rinvii di competizioni sportive, spesso anche di un anno come nel caso dei Giochi olimpici. Con il calendario internazionale bloccato, e le relative incertezze sul ritorno alla disputa dei tornei del circuito Sevens, a settembre 2020 Tui firmò un contratto con Counties Manukau che disputa il campionato femminile provinciale[4]. Al torneo olimpico in Giappone, come nel 2016 a Rio, la Nuova Zelanda raggiunse la finale dove trovò la Francia, ma l'esito fu differente e le Black Ferns Sevens portarono in patria l'oro olimpico[5].

Nel 2021 vi fu il ritorno al rugby a XV e l'ingaggio nella franchise professionistica delle Chiefs Manawa, della regione di Waikato; dopo la vittoria con tale squadra nel Super Rugby 2022, nella cui finale Tui segnò una delle mete decisive per il titolo[6], il C.T. della Nuova Zelanda a XV Wayne Smith la convocò per i warm up mondiali di metà anno e la fece esordire a trent'anni nelle Black Ferns contro l'Australia a Tauranga[7]; successivamente la incluse nella lista dei convocati alla Coppa del Mondo 2021, anch'essa posticipata di un anno a causa della pandemia di cOVID-19.

Con soli tre test match alle spalle debuttò con meta nella rassegna mondiale contro il Galles; fu una delle tre partite del torneo in cui fu impegnata, le altre due essendo contro la Francia in semifinale e l'Inghilterra in finale, che vide le Ferns vincere la Coppa per la sesta volta, e grazie alla quale Tui si fregia del titolo di campionessa mondiale sia di rugby a XV che a VII nonché campionessa olimpica in quest'ultima disciplina.

Vita privata

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Ruby Tui non ha mai celato la sua omosessualità e, dal 2019, è legata sentimentalmente a Dani Fennessy, DJ, presentatrice radiofonica e creatrice di contenuti multimediali[8]. Nel 2022 Tui ha dato alle stampe una sua autobiografia, Straight Up nella quale racconta del suo problematico background familiare, della sua sessualità e delle circostanze che più volte la portarono a meditare di abbandonare anzitempo la carriera sportiva[9].

Opere

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  • (EN) Straight Up, Auckland, Allen & Unwin NZ, 2022, ISBN 1-991006-14-4.

Palmarès

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Rugby a 15

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  • Coppe del mondo: 1
    Nuova Zelanda: 2021
  • Super Rugby Aupiki: 1
    Chiefs: 2022

Rugby a 7

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  • Coppe del mondo a VII: 1
    Nuova Zelanda: 2018
  • Oro olimpico: 1
    Nuova Zelanda: 2020

Note

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  1. ^ a b c d (EN) Penny Lewis, Rugby star Ruby Tui: "It's incredible how when you flip shame, it can turn into service, and really help other people", in The New Zealand Herald, 2 ottobre 2022. URL consultato il 25 novembre 2022.
  2. ^ (EN) Judy Bailey, Women's rugby sevens player Ruby Tui thanks sport for helping her overcome her difficult upbringing, in Women's Weekly, 4 ottobre 2018. URL consultato il 25 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 18 novembre 2022).
  3. ^ a b c (EN) Alan Dymock, Meet Black Ferns star Ruby Tui, Rugby World, 30 luglio 2021. URL consultato il 25 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2022).
  4. ^ a b (EN) David Long, Sevens star Ruby Tui turns up the Heat at Counties Manukau in Farah Palmer Cup, 6 settembre 2020. URL consultato il 26 novembre 2022.
  5. ^ (EN) Patrick McKendry, Tokyo Olympics 2020: Black Ferns Sevens win gold with final victory over France, in The New Zealand Herald, 31 luglio 2021. URL consultato il 26 novembre 2022.
  6. ^ (EN) Joseph Pearson, Chiefs Manawa overwhelm gallant Blues in decider to win first Super Rugby Aupiki title, in Stuff, 21 settembre 2022. URL consultato il 26 novembre 2022.
  7. ^ (EN) Joseph Pearson, "No regrets": Ruby Tui relishing Black Ferns debut after difficult switch from sevens, in Stuff, 5 giugno 2022. URL consultato il 26 novembre 2022.
  8. ^ (EN) Sophie Neville, Ruby and Dani's romance: "I'll love this woman forever", in Women's Weekly, 8 ottobre 2022. URL consultato il 26 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2022).
  9. ^ (EN) Straight Up, in E-Tangata, 2 ottobre 2022. URL consultato il 26 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2022).

Altri progetti

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Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ruby Tui

Collegamenti esterni

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  • (EN) Statistiche di Ruby Tui, su allblacks.com, NZR. Modifica su Wikidata
  • (EN, FR) Ruby Tui, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale. Modifica su Wikidata
  • (EN) Ruby Tui, su Olympedia. Modifica su Wikidata
  • (EN) Ruby Tui, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017). Modifica su Wikidata
  • (EN) Ruby Tui, su olympic.org.nz, New Zealand Olympic Committee. Modifica su Wikidata


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