In fisica, la rotazione di Wick, dal fisico italiano Gian Carlo Wick, è un metodo per trovare soluzioni matematiche a un problema nello spaziotempo quadridimensionale di Minkowski, risolvendolo nel corrispondente spazio euclideo a quattro dimensioni. Ciò avviene operando una trasformazione che sostituisce coordinate a numeri reali con coordinate a numeri immaginari, operazione nota in matematica come prolungamento analitico.
Si parla di rotazione in quanto, nella logica dello spazio quadridimensionale della relatività, l'operazione equivale a una rotazione tra un tempo immaginario (in senso matematico) e quello reale. La rotazione è spesso usata per risolvere problemi di teoria quantistica dei campi.
Procedura
[modifica | modifica wikitesto]L'idea della rotazione nasce dall'osservazione che la metrica di Minkowski, in unità naturali e usando la segnatura (−1, +1, +1, +1), è
e la metrica euclidea in quattro dimensioni è
- ,
che coincidono se si pone . Quindi, considerando un problema formulato nello spazio di Minkowski di coordinate , , , e sostituendo a , è possibile ottenere un problema equivalente in coordinate euclidee , , , che potrebbe, anche se non necessariamente, essere di più facile soluzione. Una volta trovata la soluzione nello spazio euclideo è possibile invertire la trasformazione e ottenere la soluzione equivalente nello spazio di Minkowski.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- G. C. Wick, Properties of Bethe-Salpeter Wave Functions, in Physical Review, vol. 96, n. 4, 15 novembre 1954, pp. 1124–1134, DOI:10.1103/PhysRev.96.1124. URL consultato il 25 febbraio 2021.