Rosa Gagliardi | |
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Autore | Carlo Cassola |
1ª ed. originale | 1947 |
Genere | Romanzo |
Lingua originale | italiano |
Ambientazione | Saline di Volterra |
Protagonisti | Rosa Gagliardi |
Coprotagonisti | Anna |
Altri personaggi | Amelia il marito di Amelia |
«Quella mattina Rosa si svegliò un'ora più tardi del solito. Scese dal letto e disse la preghiera intanto che si vestiva, per guadagnar tempo. Poi spalancò la finestra e per qualche istante respirò l'aria profumata della mattina. "Rosa è tardi". Come tutte le persone che vivono sole, Rosa aveva l'abitudine di parlare a sé stessa.[1]»
Rosa Gagliardi è un racconto lungo di Carlo Cassola scritto nel 1946 e pubblicato in «Botteghe Oscure» nel 1947.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Rosa Gagliardi è una donna di una certa età che vive sola le sue giornate fatte di abitudini quotidiane nella zona delle Saline di Volterra. Non si è mai sposata (Enrico, un giovane che la corteggiava è morto bersagliere in Libia e in seguito Rosa non ha accettato la proposta di matrimonio di Emilio, un suo coetaneo) e considera la famiglia di sua sorella Amelia e di suo cognato, che hanno una figlia di quattordici anni, Anna, come se fosse la sua. Ama la nipote come una figlia e la segue nel corso degli anni fino a quando si sposerà con un impiegato proprio come Rosa desidera.
Edizioni
[modifica | modifica wikitesto]- Carlo Cassola, Rosa Gagliardi, Botteghe Oscure, 1947.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pietro Citati, I segreti delle donne di Cassola: la passione (senza calcoli) per la vita, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 11 dicembre 2011. URL consultato il 10 settembre 2014 (archiviato il 10 settembre 2014).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Edoardo Esposito, Tre ritratti femminili (Rosa Gagliardi) (PDF), su chroniquesitaliennes.univ-paris3.fr, Chroniques italiennes. URL consultato il 10 settembre 2014.
- Pietro Citati, I segreti delle donne di Cassola: la passione (senza calcoli) per la vita, su corriere.it, Corriere della Sera, 11 dicembre 2011 (modifica il 12 dicembre 2011). URL consultato il 10 settembre 2014 (archiviato il 24 luglio 2013).