Il romance, o verso romance, o verso romanceado[1], è una combinazione metrica, tipica della Spagna, che consiste in una serie indefinita di versi, nella quale quelli pari presentano rima assonante e quelli dispari restano sciolti[2].
L'origine del metro è dibattuta. Secondo lo storico arabista José Antonio Conde (1766–1820), la sua struttura ne dimostrerebbe la derivazione da un verso arabo doppio: il primo verso del romance spagnolo corrisponderebbe all'emistichio iniziale e il secondo verso all'emistichio finale che reca la rima[3].
Il verso principale del romance è l'ottonario (octosílabo)[4]. Quando i versi sono composti da meno di otto sillabe, il metro prende il nome di romancillo; quando sono endecasillabi, si ha il romance heroico[5]. Possono essere del tipo epico (proveniente dai cantares de gesta) o lirici (dalla pastorella provenzale). Stanno raccolti in fascicoli sciolti, libri, cancioneros o romanceros.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Méndez Bejarano, p. 320.
- ^ «Combinación métrica, de origen español, que consiste en repetir al fin de todos los versos pares una misma asonancia y en no dar a los impares rima de ningún género» (Diccionario de la lengua castellana por la Real Academia Española, 14ª ed., Madrid, Imprenta del los Sucesores de Hernando, 1914, p. 903).
- ^ Méndez Bejarano, p. 322.
- ^ Méndez Bejarano, p. 324.
- ^ Bartina, p. 76 e p. 78.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (ES) Sebastián Bartina, Tratado de métrica castellana, Barcelona, Dalmau y Jover, 1955, pp. 74-79.
- (ES) Mario Méndez Bejarano, La ciencia del verso. Teoría general de la versificación con aplicaciones á la métrica española, Madrid, Librería general de Victoriano Suárez, 1907, pp. 317-329.