Rodolfo II Baglioni | |
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Ritratto di Rodolfo II Baglioni | |
Signore di Perugia | |
In carica | 1531 – 1540 |
Predecessore | Malatesta IV |
Successore | Stato Pontificio |
Conte di Spello e di Bettona | |
In carica | 1531-1533 1550-1554 |
Predecessore | Malatesta IV |
Successore | Stato Pontificio |
Nascita | Perugia, 1º luglio 1518[1] |
Morte | Chiusi, 24 marzo 1554 (35 anni) |
Luogo di sepoltura | Basilica di San Domenico |
Dinastia | Baglioni |
Padre | Malatesta IV Baglioni |
Madre | Monaldesca Monaldeschi |
Coniuge | Costanza Vitelli |
Figli | Giampaolo II Rodolfo III |
Religione | Cattolicesimo |
Rodolfo II Baglioni | |
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Nascita | Perugia, 1º luglio 1518 |
Morte | Chiusi, 24 marzo 1554 |
Cause della morte | Ferite riportate nella guerra di Siena contro i francesi |
Luogo di sepoltura | Basilica di San Domenico |
Religione | Cattolicesimo |
Dati militari | |
Paese servito | |
Anni di servizio | 1542-1554 |
Grado | Capitano generale |
Guerre |
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Battaglie | |
Altre cariche | |
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Rodolfo II Baglioni, o Ridolfo (Perugia, 1º luglio 1518 – Chiusi, 24 marzo 1554), è stato un condottiero perugino appartenente alla potente famiglia Baglioni, ultimo signore di Perugia, conte di Spello e di Bettona.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque da Malatesta IV, signore di Perugia e conte di Spello e Bettona, e da Monaldesca Monaldeschi che sarà reggente per il figlio tredicenne. Sposò Costanza, figlia di Vitello Vitelli, della casata di Città di Castello, conte di Montone (1519-1528), e di Angela de' Rossi.[2]
Prestò servizio come Capitano Generale dell'esercito del Sacro Romano Impero durante le guerre italiane del 1542. Nella battaglia di Ceresole comandò la cavalleria leggera fiorentina. Partecipò anche alla battaglia di Marciano nelle file dell'armata fiorentino-imperiale contro Siena.[3]
Inviato da Cosimo I de' Medici a sostenere Perugia nella sua resistenza all'assedio pontificio, Rodolfo Baglioni consegnò l'intera città a papa Paolo III tradendo le speranze di libertà dei perugini.[4]
Il 3 giugno 1540, presso il convento di Monteluce, firmò il trattato di resa che permise al papa Paolo III di impossessarsi di Perugia e saccheggiarla (oltre ottanta le torri abbattute, quelle delle famiglie nobili). Le truppe svizzere, fedelissime al Papa, occuparono la città. A sancire poi il dominio ecclesiastico venne costruita la Rocca Paolina, eretta proprio sulle rovine delle case della famiglia Baglioni.[5]
Rodolfo II morì a Chiusi, all'età di 36 anni, nella Guerra di Siena. Gli succedette nella contea di Spello e di Bettona, dopo qualche anno di sottomissione alla Chiesa, il giovane figlio Giampaolo II. Fu tumulato nella cripta di famiglia all'interno della basilica di San Domenico a Perugia.[6]
Galleria d'immagini
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Spello: palazzo Baglioni
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Astorre Baglioni, I Baglioni, Olschki, Firenze 1964.
- Ottorino Gurrieri, I Baglioni, Nemi, Firenze 1938.
- Charles Oman, A History of the Art of War in the Sixteenth Century, London, Methuen & Co., 1937.
- Luisa Bertoni Argentini, BAGLIONI, Rodolfo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 5, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1963.
- Giovan Battista Vermiglioli, La vita e le imprese militari di Malatesta IV Baglioni, Bartelli, Perugia 1839.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Baglioni (famiglia)
- Contea di Spello e di Bettona
- Malatesta IV Baglioni
- Papa Paolo III
- Rocca Paolina
- Storia di Perugia
- Guerra di Siena