Rock occulto | |
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Origini stilistiche | Proto-metal Hard rock Blues Rock psichedelico Rock progressivo |
Origini culturali | Tardi anni '60 e primi '70 in Europa e negli Stati Uniti d'America |
Strumenti tipici | voce, chitarra elettrica, basso elettrico, batteria, organo elettronico, Sintetizzatore |
Popolarità | fine anni 2000 e per tutti gli anni 2010 |
Generi derivati | |
Heavy metal, stoner metal, doom metal, sludge metal | |
Generi correlati | |
Shock rock, pagan rock, acid rock |
Il rock occulto, a cui ci si riferisce anche con i termini doom rock[1] , witch rock[2] oppure con l'inglese occult rock, è un sottogenere della musica rock che ha avuto origine tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70[3], con band come Coven[3][4] e Black Widow[3].
Il genere è influenzato dal blues[5], dal rock psichedelico[1], dall'hard rock[6], dal proto-metal[7], ed in seguito dal rock progressivo[8], oltre a incorporare comunemente testi che fanno riferimento all'occulto con influenze che vanno dai classici film horror ai libri di Dennis Wheatley[9]. Nonostante la percezione comune, è stato notato che il rock occulto non sia necessariamente dalle tinte cupe o oscure, anche se molte di queste band abbiano creato musica con questo tipo di qualità[8]. La AXS ha fatto notare come lo stile di riff doom rock di Tony Iommi abbia contribuito a definiro il genere dell'heavy metal[10].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il rock occulto emerse negli anni '60 con gruppi come Black Widow[3] e, in particolare, Coven[4][11]. La traccia del 1968 degli Iron Butterfly "In-A-Gadda-Da-Vida" fu molto influente nello sviluppo del suono del primo rock occulto[12]. I Coven pubblicarono il loro album di debutto Witchcraft Destroys Minds & Reaps Souls nel 1969, che precedette i successivi gruppi di rock occulto come l'album di debutto dei Black Widow, intitolato Sacrifice[3][13]. I Blue Öyster Cult pubblicarono il loro album di debutto omonimo nel 1972[14], che ebbe un'influenza significativa su band successive come i Ghost[15]. A causa dell'associazione con l'occulto, all'incirca nel periodo degli omicidi della famiglia Manson, molti album di occult rock furono interdetti dalla distribuzione, con il risultato di contribuire solo ad aumentare la paura del pubblico nei confronti della musica[16][17][18]. Quando i Black Sabbath pubblicarono per la prima volta il loro omonimo album di debutto nel 1970, Lester Bangs della Rolling Stone lo descrisse come "la risposta inglese ai Coven"[19]. I primi gruppi occult rock come Coven, Black Sabbath, Blue Cheer, Hawkwind e Blue Öyster Cult sono considerati da alcuni critici estremamente influenti sullo sviluppo della musica heavy metal[20][21][22][23], o più specificamente negli stili stoner metal, doom metal e sludge metal[24][25][26]. Nel 1976, i Blue Öyster Cult pubblicarono il loro quarto album in studio Agents of Fortune; il primo singolo pubblicato dall'album, "(Don't Fear) The Reaper", raggiunse il numero 12 nella classifica Billboard Hot 100[27][28]. L'immaginario delle band rock occulte venne infine ripreso con l'ascesa della New wave of British heavy metal come Venom, Satan e Hell[29].
A partire dagli anni 2000, l'occult rock ha vissuto una rinascita, con un sound che ricorda lo stile degli anni '70, includendo band come Ghost, Luciferian Light Orchestra, The Devil's Blood, Witch Mountain, Orchid e Blood Ceremony[30][31]. Il terzo e il quarto album dei Ghost hanno raggiunto rispettivamente l'ottavo e il terzo posto nella Billboard 200. Nel 2007, le band occult rock Coven e Black Widow si sono riformate e hanno fatto tournée con molte band che avevano contribuito a influenzare[31]. La rivista Prog ha descritto questa rinascita come trasversale in una miriade di stili, tra cui post-rock, psych-prog e neo-progressive, così come un numero distinto di band che possedevano cantanti donne[8]. I Kadavar sono considerati da alcuni critici una delle band che guidano la scena occult rock tedesca, nonostante abbiano rifiutato questa categorizzazione[32]. Il terzo album in studio di Kadavar "Berlin" ha raggiunto il numero 21 nella classifica degli album di Billboard Heatseekers nel 2015[33], che era cinque posizioni più in alto rispetto al loro precedente lavoro.[34]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Grim Kim, INTO THE COVEN: WOMEN OF OCCULT ROCK, su metalsucks.net, 21 ottobre 2011. URL consultato il 16 giugno 2018.
- ^ Scott Alisoglu, BLOOD CEREMONY 'Blood Ceremony', su Blabbermouth, 6 ottobre 2008. URL consultato il 17 giugno 2018.
- ^ a b c d e Dom Lawson, Occult rock: do you believe in black magic?, su The Guardian, 24 novembre 2011. URL consultato il 16 giugno 2018.
- ^ a b Levan TK, Occult Rock Pioneers Coven Hold Unholy Mass at the Regent, su LA Weekly, 19 febbraio 2018. URL consultato il 16 giugno 2018.
- ^ LUCIFER To Release Debut Album in June, su Blabbermouth, 23 aprile 2015. URL consultato il 17 giugno 2018.
- ^ Nick Malone, DENIM AND LEATHER – JULY – OCCULT ROCK RESURGENCE, su Lodown magazine. URL consultato il 16 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2018).
- ^ LUCIFER: SET TO RELEASE NEW ALBUM 'LUCIFER I' VIA RISE ABOVE RECORDS, su pioneermusicpress.com. URL consultato il 17 giugno 2018.
- ^ a b c Isere Lloyd-Davis, Paperlate: the modern witch goes prog, su Prog, 16 febbraio 2017. URL consultato il 17 giugno 2018.
- ^ 13 Essential Occult Rock Albums — Kerrang!
- ^ Nathan Todd, Black Sabbath's Tony Iommi: 10 guitar riffs that almost never were, su AXS. URL consultato il 19 giugno 2018.
- ^ Jonathan Selzer, Occult rock pioneers Coven return: "We thought people were going to kill us!", su Metal Hammer, 12 luglio 2017. URL consultato il 17 giugno 2018.
- ^ Folk Horror Revival, Folk Horror Revival: Harvest Hymns. Volume I- Twisted Roots, p. 55.
- ^ Joe Viglione, Coven Witchcraft Destroys Minds & Reaps Souls, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 18 giugno 2018.
- ^ Thom Jurek, Blue Öyster Cult Blue Öyster Cult, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 18 giugno 2018.
- ^ Tony Bliss, Opinion: Buzz Bands, Satanic Pomposity and Why Ghost are Good for the Metal Scene, su astralnoizeuk.com, 14 maggio 2018. URL consultato il 18 giugno 2018.
- ^ Monika Kendrick, Occult-rock legends Coven will destroy minds and reap souls on Halloween, su Chicago Reader, 19 ottobre 2017. URL consultato il 17 giugno 2018.
- ^ Justin Norton, Q&A: Jinx Dawson on the Return of Coven and Spirituality in a Dogmatic Age, su Decibel, 17 aprile 2017. URL consultato il 17 giugno 2018.
- ^ James Ludwig, Shocking Omissions: Coven's 'Witchcraft Destroys Minds & Reaps Souls', su npr.org, NPR. URL consultato il 17 giugno 2018.
- ^ Lester Bangs, Black Sabbath: Black Sabbath, in Rolling Stone, 17 settembre 1970. URL consultato il 17 giugno 2018.
- ^ Alex Heigl, The Overwhelming (and Overlooked) Darkness of Jinx Dawson and Coven, su People. URL consultato il 17 giugno 2018.
- ^ Tom Larson, History of Rock and Roll, Kendall/Hunt Pub., 2004, pp. 183–187, ISBN 978-0-7872-9969-9.
- ^ David Fricke, Where Are They Now: Blue Cheer, in Rolling Stone, 12 settembre 1985. URL consultato il 17 giugno 2018.
- ^ Paul Wolfe, Blue Öyster Cult: Heavy metal legends, su AXS. URL consultato il 17 giugno 2018.
- ^ Black Sabbath: Iron Men, su applause.uterwincenter.com. URL consultato il 17 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2017).
- ^ Stoner Metal, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 17 giugno 2018.
- ^ Doom Metal, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 17 giugno 2018.
- ^ Thom Jurek, Blue Öyster Cult Agents of Fortune, su allmusic.com, AllMusic. URL consultato il 18 giugno 2018.
- ^ Blue Öyster Cult, in Billboard. URL consultato il 18 giugno 2018.
- ^ Folk Horror Revival, Folk Horror Revival: Harvest Hymns. Volume I- Twisted Roots, p. 59.
- ^ Christopher Patridge, The Bloomsbury Handbook of Religion and Popular Music, Bloomsbury Publishing.
- ^ a b JESS AND THE ANCIENT ONES – THE HORSE AND OTHER WEIRD TALES, su echoesanddust.com, 2 febbraio 2018. URL consultato il 17 giugno 2018.
- ^ Anthony Moore, Kadavar Reveal New Album Artwork & Track Listing, su heavymag.com.au. URL consultato il 20 giugno 2018.
- ^ Berlin Kadavar, in Billboard. URL consultato il 19 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2018).
- ^ Abra Kadavar Kadavar, in Billboard. URL consultato il 19 giugno 2018 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2018).