Roberto Scodnik, detto Robby (Trieste, 8 giugno 1938 – Genova, 1º agosto 2010), è stato un architetto e designer italiano.
Nato a Trieste e genovese d'adozione, inizia la sua carriera con la Borsa di Arlecchino, una delle più importanti esperienze teatrali del dopoguerra,[1], dove Scodnik creò scenografie[2], tra le altre "Sorveglianza speciale" di Jean Genet e "Al tribunal d'amore da Tardieu".[3] Insieme a Emanuele Luzzati, che faceva parte della Borsa, Scodnik fu assistente. In seguito si dedicò all'architettura sia in Italia (in varie discoteche) che a Montecarlo, come al locale Harry's Bar. Sempre come architetto lavorò per la compagnia di Roma "Settimo Cielo", dove Robby creò scene, maschere, pupazzi e locandine per oltre dieci anni.
Muore il 1º agosto 2010[4], ad un anno dalla scomparsa gli viene dedicato una mostra dal titolo "La scena sognata - i giocattoli scenici di Robby Scodnik" a Roviano.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ edizione del 10 agosto 2011, su edicoladigitale.ilsecoloxix.it, ilsecoloxix.it. URL consultato il 10-03-2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ «Noi che da 45 anni aspettavamo Godot», su ilgiornale.it. URL consultato il 10-03-2012.
- ^ La scena sognata: i giocattoli scenici di Robby Scodnik [collegamento interrotto], su artapartofculture.net. URL consultato il 10-03-2012.
- ^ Inaugurazione mostra - La scena sognata - i giocattoli scenici di Robby Scodnik, su romaest.it. URL consultato il 10-03-2012 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ Aniene Magazine (PDF) [collegamento interrotto], su parcofilipponeri.com. URL consultato il 10-03-2012.