Riduzione è il termine con cui, in tessitura, si indica il numero di fili che costituiscono un centimetro di ordito o di trama[1]. La riduzione, con il titolo dei filati, contribuisce a determinare le caratteristiche del tessuto. Viene indicata con un numero (es. 3, 4, 6, 20...) che corrisponde al numero di fili in un centimetro.
Riduzione del pettine
[modifica | modifica wikitesto]La riduzione definisce inoltre le caratteristiche del pettine del telaio, quante fessure contiene ogni centimetro. Il pettine più largo può avere riduzione 2, cioè avere due lamelle che tengono distanziati due fili ogni centimetro, quelli più fitti 3/4/6... fino a n. Se il filato è molto sottile, come la seta o fibre sintetiche, vengono tirati più fili in una sola fessura, non essendo possibile per resistenza strutturale dei materiali moltiplicare eccessivamente il numero delle lamelle.
Segue la normativa UNI EN 1049/2[2].
Lo strumento che agevola il conteggio della riduzione è il contafili.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ AnnaR: Calcolo della riduzione - Determining Sett
- ^ Copia archiviata, su pratotextile.net. URL consultato l'11 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2006).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Deborah Chandler Learnig to weave - Interwave Press 1995 ISBN 1-883010-03-9
- Else Regensteiner The art of weaving - Schiffer 1970 ISBN 0-88740-079-5