Riccardo de Lingèvres (Bayeux, ... – Andria, 1155) è stato un militare normanno della regione del Bayeux e conte di Andria.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1146 emigrò nel sud Italia dove servì il re Ruggero II di Sicilia, conducendo una brillante carriera militare[1] a tal punto da essere nominato dal re in persona conte di Andria[2].
Secondo Roberto di Torigni, autore di cronache del XII secolo, Riccardo de Lingèvres si distinse nell'attacco siculo-normanno a Tripoli, come uno dei capi della spedizione più coraggiosi[3].
Nel 1155 si distinse contro l'esercito bizantino di Manuele I Comneno che invase la Puglia nella sanguinaria campagna italiana. Secondo Giovanni Cinnamo, che fu testimone oculare delle campagne di Manuele I Comneno, giocò un ruolo importante durante l'offensiva dell'esercito di re Guglielmo I di Sicilia contro le forze d'invasione bizantine in Puglia in primavera[4][5], infatti per bloccare possibili invasioni dal mare, gli fu ordinato di creare una lunghissima barriera di protezione che andava dall'Adriatico allo Ionio[6]. Nella tarda estate dello stesso anno fu ucciso in battaglia sotto le mura di Andria[4][5][7].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ The Kingdom of Sicily and the Kingdom of England, 1066–1266, G. A. Loud, université de Leeds (2003)
- ^ Cité par Robert de Torigni : Ricardus de Lingevre, comes Andriae
- ^ Roberto il Guiscardo e il suo tempo: atti delle prime giornate normanno-sveve, Università di Bari. Centro di studi normanno-svevi. Dedalo (1991). ISBN 88-220-4141-0
- ^ a b Source : Giovanni Cinnamo
- ^ a b (EN) The history of the tyrants of Sicily by "Hugo Falcandus," 1154-69, Hugo Falcandus, G. A. Loud, Thomas E. J. Wiedemann, Manchester University Press (1998). ISBN 0-7190-5435-4
- ^ Guglielmo I detto il Malo Archiviato il 13 ottobre 2011 in Internet Archive.
- ^ Copia archiviata, su stupormundi.it. URL consultato il 10 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 13 ottobre 2011).; (EN) Richard de Lingèvres sur Medieval Lands
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Cinnamo, Cronaca