Ribera | |||||
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Stato | Spagna | ||||
Titoli | |||||
Fondatore | Pedro Afán de Ribera | ||||
Data di fondazione | XVI secolo | ||||
Etnia | Spagnola | ||||
La famiglia Ribera, Rivera, Afan de Ribera o Afan de Rivera è una famiglia nobile spagnola, con diramazioni a Napoli, di origine reale[3][4][5][6][7][8][9], che ha annoverato tra i suoi esponenti un santo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Ebbe come capostipite un Rodrigo, signore di Cabrera, Ribera o Rivera, un territorio montuoso sito nella provincia di León dal quale i discendenti trassero il cognome[3][4]. Fu figlio di un Sancio, figlio di Ramiro III di León[3][4][5].
Il capostipite italiano fu Pedro Afán o Perafán de Ribera[3][4] che si stabilì nel napoletano con la carica di viceré di Napoli, fu anche viceré di Catalogna e venne aggregato con la famiglia al Seggio di Montagna dei Sedili di Napoli. Suo figlio San Giovanni de Ribera, fondatore dell'ordine delle Monache Agostiniane Scalze, fu beatificato nel 1796 e canonizzato nel 1960 da Papa Giovanni XXIII. Anche un altro esponente della famiglia fu viceré, Fernando Afán de Ribera y Enríquez, Sr. fu viceré di Sicilia per Filippo IV di Spagna; sua figlia fu la principessa di Paternò Maria Afán de Ribera, il comune siciliano di Ribera, fondato nel 1628, fu chiamato così in suo onore[10]. Di incerta collocazione è una ramificazione con dimora in Scicli, di recente illustrata da alcuni studi: infatti un Girolamo de Ribera, barone di Santa Maria La Cava e Montagna, sposò nel 1669 Giovanna di Stefano che rimasta vedova passò a nuove nozze con Gualtiero Paternò.
Complessivamente la famiglia possedette un ducato, tre marchesati, cinque contee e otto baronie[4]; contrasse – tra gli altri – matrimoni con le famiglie Caracciolo, Carafa[4], Costaguti, Enríquez, Florio, Moncada, Sandoval e Zuniga.
Stemma: Partito: a destra d'oro a tre fasce di verde, a sinistra interzato in pergola rovesciata e piegata: nel 1º e 2º di rosso alla torre d'oro; nel 3º d'argento al leone di rosso coronato di oro[1]; variante: D'oro a tre fasce di verde[2].
Membri principali
[modifica | modifica wikitesto]- Pedro Afán o Perafán de Ribera (1509-1571), viceré di Catalogna e Napoli[3];
- Giovanni de Ribera (1532-1611), figlio del precedente;
- Enrique de Guzmán y Ribera (1540-1607), viceré di Sicilia;
- Fernando Afán de Ribera y Enríquez, Sr. (1583-1637), viceré di Catalogna, Napoli e Sicilia[4];
- Jusepe de Ribera (1591-1652), pittore spagnolo;
- Fernando Afán de Ribera y Enríquez, Jr. (1614-1633), poeta spagnolo;
- Payo Enríquez de Rivera (1622-1684), arcivescovo spagnolo;
- José Fructuoso Rivera (1784-1854), primo presidente fondatore della Repubblica dell'Uruguay, in carica negli anni 1830-1834, 1838-1839, 1839-1843 e 1853-1854 (insieme a Juan Antonio Lavalleja e Venancio Flores)[11];
- Carlo Afan de Rivera (1779-1852), militare italiano;
- Gaetano Afan de Rivera (1816-1870), militare italiano;
- Stefano Ribera (1828-1888), giornalista e poeta italiano;
- Achille Afan de Rivera (1842-1904), generale e politico italiano;
- Costanza Afan de Rivera Costaguti (1950-2020), scrittrice e filantropa italiana.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Scipione Mazzella, Descrittione del Regno di Napoli, Napoli, 1601, p. 661.
- ^ a b Antonino Mango di Casalgerardo, Nobiliario di Sicilia, 1912.
- ^ a b c d e Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, vol. 1, Arnaldo Forni Editore, 2011, p. 9.«Famiglia di origine spagnola discesa da Don Rodrigo signore di Cabrera o Ribera che nacque da Don Sancio figliuolo di D. Ramiro III re di Leon. I figliuoli di Don Rodrigo trassero il nome dalla signoria di Rivera [...] fu portata nel napoletano nel 1559 da Don Pera Afan de Rivera viceré e capitano generale del Regno di Napoli»
- ^ a b c d e f g Berardo Candida Gonzaga, Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d'Italia, vol. 1, Bologna, Arnaldo Forni Editore, 1875, p. 66.«Famiglia originata nella Spagna. Vuolsi discesa da D. Ramiro III re di Leon, chiamato l'Infante. Tolse il cognome dalla signoria di Rivera o Ribera [...] fu condotta nel reame da D. Pietro viceré e capitan generale del regno nel 1559»
- ^ a b Almanacco nobiliare del napoletano, 1880, p. 105.«Famiglia di nobilissima origine Spagnola. Da tutti gli scrittori che di essa hanno trattato si ritiene esser discesa da don Rodrigo signore di Cabrera e Rivera o Ribera che nacque da don Sancio figliuolo di don Ramiro III Re di Leone nell'anno 970»
- ^ Vittorio Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, vol. 7, Arnaldo Forni Editore, 1981, p. 180.«I genealogisti spagnoli ritengono che questa famiglia discenda da Don Ramiro III re di Leon»
- ^ (ES) José-Santiago Crespo Pozo e José María Bereciartúa, Blasones y linajes de Galicia, Publicaciones del Monasterio de San Juan de Poyo, 1985.«[...] gli scrittori [la] fanno discendere dal re D. Ramiro III»
- ^ (ES) Francisco Piferrer, Nobiliario de los reinos y señorios de España, 2ª ed., Colmillo, 1857, p. 170.«[...] riconosce come primo ceppo il re Don Ramiro III»
- ^ (ES) Juan Sebastián Elián, El gran libro de los apellidos y la heráldica, American Bar Association, 2001, p. 226.«[...] il valoso cavaliere Peráfan (o Pero Afán) di Rivera o Ribera, discendente diretto di Ramiro III»
- ^ Maria Francesca Afan de Rivera, Dizionario biografico degli italiani, vol. 1, 1960.
«Fu fondata nel 1627 e così chiamata in onore di Maria Afán de Ribera, principessa di Paternò». - ^ R. Mabel Pachón, Diccionario enciclopédico mega siglo XXI, Editorial Norma, 2004.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Berardo Candida Gonzaga, Memorie delle famiglie nobili delle province meridionali d'Italia, vol. 1, Bologna, Arnaldo Forni Editore, 1875.
- Davide Shamà, Gli Afan de Rivera. Storia, genealogia e araldica, Venezia, La Musa Talìa, 2019.
- Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili e notabili italiane estinte e fiorenti, vol. 1, Bologna, Arnaldo Forni Editore, 2011.
- Scipione Mazzella, Descrittione del Regno di Napoli, Napoli, Giovanni Battista Cappello, 1601.
Altri progetti
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