Rhinolophus subbadius | |
---|---|
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Rhinolophidae |
Genere | Rhinolophus |
Specie | R.subbadius |
Nomenclatura binomiale | |
Rhinolophus subbadius Blyth, 1844 | |
Sinonimi | |
garoensis Dobson, 1872 |
Rhinolophus subbadius (Blyth, 1844) è un Pipistrello della famiglia dei Rinolofidi diffuso nel Subcontinente indiano e nell'Ecozona orientale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 35 e 37 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 33 e 38 mm, la lunghezza della coda tra 16 e 19 mm, la lunghezza del piede tra 7 e 8 mm, la lunghezza delle orecchie tra 14 e 18 mm.[3]
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]Le parti dorsali sono marroni chiare con la base dei peli grigiastra e le spalle leggermente più chiare, mentre le parti ventrali sono leggermente più chiare. Le orecchie sono piccole. La foglia nasale presenta una lancetta triangolare e con i bordi concavi, un processo connettivo appuntito, leggermente stretto nella parte centrale e angolato in avanti, una sella larga alla base e stretta al centro. Il labbro inferiore ha tre solchi longitudinali. La coda è lunga ed inclusa completamente nell'ampio uropatagio. Il primo premolare superiore è piccolo e situato lungo la linea alveolare.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di insetti.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa negli stati indiani dell'Arunachal Pradesh e Meghalaya, in Nepal, Bangladesh, provincia cinese dello Yunnan e nel Myanmar settentrionale.
Vive in boschi di bambù all'interno di foreste di pianura fino a 1.231 metri di altitudine.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica R.subbadius come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Csorba, G., Bates, P., Molur, S. & Srinivasulu, C. 2008, Rhinolophus subbadius, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Rhinolophus subbadius, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Smith & Xie, 2008.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Charles M.Francis, A Guide to the Mammals of Southeast Asia, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691135519.
- Andrew T.Smith & Yan Xie, A guide to the Mammals of China, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691099842.
- C.Srinivasulu, Paul A.Racey & Shahroukh Mistry, A key to the bats (Mammalia: Chiroptera) of South Asia (PDF), in Journal of Threatened Taxa, vol. 2, n. 7, 2010, pp. 1001-1076 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2012).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rhinolophus subbadius
- Wikispecies contiene informazioni su Rhinolophus subbadius