La rete è un tessuto realizzato tramite l'intreccio di corde, utilizzato come parte integrante del campo sportivo.[1]
Posizione
[modifica | modifica wikitesto]Rete a metà campo
[modifica | modifica wikitesto]Si riscontra in prevalenza negli sport individuali con racchetta, come tennis e badminton, al fine di delimitare le metà del campo, ognuna delle quali riservata ad un solo atleta o coppia.[1] Il contatto della palla con la rete, a seguito di un'azione o battuta, costituisce un fallo (comunemente detto «net») con assegnazione del punto all'avversario.[2]
È altresì sanzionato l'appoggio dell'atleta alla rete, circostanza definita «invasione» e presente anche nella pallavolo.[3]
Rete a fondo campo
[modifica | modifica wikitesto]È comune soprattutto nelle discipline di squadra che prevedono contatto, come il calcio e l'hockey: la rete è fissata alla porta, rappresentando l'obiettivo da centrare con il pallone per realizzare punti (gol).[1] La presenza delle reti ha infatti il compito di trattenere la palla, rendendo al contempo evidente la marcatura del punto.[4] Non deve tuttavia risultare di ostacolo al portiere.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Garzanti.
- ^ Gianni Clerici, Tennis più veloce senza "net", su repubblica.it, 10 luglio 1998.
- ^ Mario Salvini, In quali casi nella pallavolo si verifica l'invasione aerea ?, in SportWeek, La Gazzetta dello Sport, 27 maggio 2006.
- ^ a b La rete nel calcio: quando divenne ufficiale? [collegamento interrotto], su retificioitalia.it, 7 maggio 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Claudio Ferretti e Augusto Frasca, Enciclopedia dello Sport, collana Le Garzantine, Garzanti Libri, 2008, p. 1696, ISBN 9788811505228.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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