La famiglia Ravenna è una famiglia ferrarese di origini ebraiche la cui presenza in città viene testimoniata sin dal XV secolo.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia Ravenna è legata da secoli alla storia di Ferrara, ed in particolare dopo la chiusura definitiva del ghetto e la proclamazione del Regno d'Italia in diversi hanno iniziato a partecipre attivamente alla vita pubblica cittadina.[1]
Membri della famiglia
[modifica | modifica wikitesto]Tra i membri della famiglia dei quali si hanno notizie storiche, si ricordano:
- Isaia Ravenna, vissuto nel XIX secolo. Fu tra i primi ad avere incarichi ufficiali sia come rappresentante della comunità ebraica sia come insegnante nel liceo cittadino, il liceo Ariosto.
- Renzo Ravenna, avvocato e politico molto attivo nella prima metà del XX secolo, podestà fascista di Ferrara ed amico di Italo Balbo, poi perseguitato dal fascismo e costretto a fuggire in Svizzera per non subire la deportazione come molti membri della sua famiglia.
- Margherita Ravenna, Gino Ravenna, Alba Ravenna e Bianca Ravenna, sorelle e fratello di Renzo, deportati nel campo di sterminio di Auschwitz e mai più tornati.
- Eugenio Ravenna, unico membro della famiglia ad essere deportato ad Auschwitz ed a tornare a Ferrara.
- Paolo Ravenna, figlio di Renzo, uomo di cultura, amico di Giorgio Bassani, avvocato e scrittore, impegnato nella tutela dei beni ambientali e culturali, in particolare di Ferrara.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b MuseoFerrara1.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Ravenna, Le lapidi ebraiche nella colonna di Borso d'Este a Ferrara, Ferrara, Corbo Editore, 2003, ISBN 9788882690762.
- Paolo Ravenna (curatore), Le mura di Ferrara: immagini e storia, Modena, Panini, 1985, SBN IT\ICCU\VEA\0042366.
- Paolo Ravenna, La famiglia Ravenna: 1943-1945: notizie e documenti su Margherita, Bianca, Gino, Alba, Renzo e Lina Ravenna dall'8 settembre 1943 alla fine della Seconda guerra mondiale, Ferrara, Corbo, 2001, SBN IT\ICCU\LO1\0570440.
- Ilaria Pavan, Il podestà ebreo. La storia di Renzo Ravenna tra fascismo e leggi razziali, Roma-Bari, Laterza, 2006, ISBN 88-420-7899-9.
- Silvio Magrini, Storia degli ebrei di Ferrara, dalle origini al 1943, a cura di Andrea Pesaro, Livorno, Belforte, 2015, SBN IT\ICCU\TO0\1929824.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Renzo Ravenna
- Paolo Ravenna
- Storia degli ebrei in Italia
- Cimitero ebraico di Ferrara-via delle Vigne
- Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla famiglia Ravenna
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Famiglia Ravenna, su museoferrara.it, MuseoFerrara. URL consultato il 14 novembre 2018.
- Paolo Ravenna (Ferrara, 1926-2012), su museoferrara.it, MuseoFerrara. URL consultato il 14 novembre 2018.
- Renzo Ravenna (Ferrara, 1893-1961), su museoferrara.it, MuseoFerrara. URL consultato il 14 novembre 2018.
- Deportazioni, su museoferrara.it, MuseoFerrara. URL consultato il 15 novembre 2018.
- Eugenio Ravenna (1920-1977), su museoferrara.it, MuseoFerrara. URL consultato il 15 novembre 2018.
- Ferrara. Gruppo famigliare con Germana Ravenna, Lina Bassani Ravenna, Elisa Ascoli (?), Albertina Bassani Magrini con in braccio Giuliana, Gabriella Ravenna Falco, Elisa Micheli Bassani, su digital-library.cdec.it, Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea. URL consultato il 14 novembre 2018.
- Ravenna, Eugenio, su digital-library.cdec.it, Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea. URL consultato il 15 novembre 2018.
- Ultimi arrivi in archivio, su siafe.comune.fe.it, Comune di Ferrara. URL consultato il 14 novembre 2018.
- Lapide della Stazione di Ferrara, su resistenzamappe.it, Istituti Storici dell'Emilia-Romagna. URL consultato il 15 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 16 novembre 2018).«Fra i deportati ci sono molti componenti della famiglia Ravenna. In particolare Alba Ravenna riuscì a dare un biglietto a un ferroviere per avvertire il fratello Renzo Ravenna di mettersi in salvo»
- Margherita Ravenna, su nomidellashoah.it, Fondazione CDEC. URL consultato il 15 novembre 2018.«Arrestata a San Nicolò (Ferrara). Deportata nel campo di sterminio di Auschwitz. Non è sopravvissuta alla Shoah»