Ratto gigante dalla coda lunga di Neill | |
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Stato di conservazione | |
Dati insufficienti[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Myomorpha |
Superfamiglia | Muroidea |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Murinae |
Genere | Leopoldamys |
Specie | L.neilli |
Nomenclatura binomiale | |
Leopoldamys neilli Marshall, Jr., 1976 |
Il ratto gigante dalla coda lunga di Neill (Leopoldamys neilli Marshall, Jr., 1976) è un roditore della famiglia dei Muridi, endemico della Thailandia.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Roditore di medie dimensioni, con lunghezza della testa e del corpo tra 200 e 235 mm, la lunghezza della coda tra 245 e 321 mm, la lunghezza del piede tra 38 e 52 mm, la lunghezza delle orecchie tra 25 e 29 mm e un peso fino a 234 g.[3]
La pelliccia è corta e liscia. Il colore delle parti superiori è bruno-grigiastro opaco. Le parti ventrali sono bianche. La linea di demarcazione lungo i fianchi è netta. Il dorso delle zampe è marrone. La coda è molto più lunga della tersta e del corpo, marrone scuro superiormente, bianca inferiormente e sulla punta. Le femmine hanno un paio di mammelle pettorali, un paio post-ascellari e due paia inguinali. Il numero cromosomico è 2n=44 FN=52.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie terricola.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nella Thailandia settentrionale e sud-occidentale. Probabilmente è presente anche nelle zone adiacenti del Laos e del Vietnam.
Vive su colline calcaree alberate e in boschi di Bambù di pianura tra i 100 e 800 metri di altitudine.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato l'assenza di informazioni recenti e l'incertezza del suo effettivo stato di specie distinta, classifica M.neilli come specie con dati insufficienti (DD).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Lunde, D. & Aplin, K. 2008, Leopoldamys neilli, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Leopoldamys neilli, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Francis, 2008.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- B. Lekagul & J.A. McNeely, Mammals of Thailand, Bangkok, 1977, ISBN 9748680614.
- Charles M.Francis, A Guide to the Mammals of Southeast Asia, Princeton University Press, 2008, ISBN 9780691135519.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Leopoldamys neilli