Ratto dei ghiacciai | |
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Stato di conservazione | |
Vulnerabile[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Myomorpha |
Superfamiglia | Muroidea |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Murinae |
Genere | Stenomys |
Specie | S.richardsoni |
Nomenclatura binomiale | |
Stenomys richardsoni Tate, 1949 |
Il ratto dei ghiacciai (Stenomys richardsoni Tate, 1949) è un roditore della famiglia dei Muridi endemico della Nuova Guinea.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 122 e 133 mm, la lunghezza della coda tra 128 e 142 mm, la lunghezza del piede tra 32,2 e 33,9 mm, la lunghezza delle orecchie tra 22,7 e 24,7 mm e un peso fino a 74 g.[3]
La pelliccia è lunga. Le parti superiori sono fulve. Le vibrisse sono nere e lunghe fino a 45 mm. Le orecchie sono relativamente grandi. Le parti inferiori sono bianco-giallastre, con la base dei peli grigia. Le parti dorsali delle zampe sono bianco-argentate. La coda è più lunga della testa e del corpo, uniformemente marrone brillante, leggermente più chiara sotto e con 14 anelli di scaglie per centimetro. Le femmine hanno un paio di mammelle pettorali, un paio post-ascellari e due paia inguinali.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie terricola. Si rifugia spesso tra le rocce.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Esemplari giovani sono stati osservati tra maggio e giugno.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è conosciuta soltanto in due aree della parte occidentale della cordigliera centrale della Nuova Guinea.
Vive in boscaglie alpine e praterie tra 3.225 e 4.500 metri di altitudine.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato l'areale limitato e il continuo declino del proprio habitat a causa dell'aumento degli incendi boschivi, classifica S.richardsoni come specie vulnerabile (VU).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Leary, T., Singadan, R., Menzies, J., Wright, D., Aplin, K. & Helgen, K. 2008, Stenomys richardsoni, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Stenomys richardsoni, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Flannery, 1995.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- J.Mary Taylor, John H.Calaby & Hobart M.Van Deusen, A revision of the genus Rattus (Rodentia, Muridae) in the New Guinean Region, in Bulletin of the American Museum of Natural History, vol. 173, n. 3, 1982. URL consultato il 10 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2015).
- Tim F. Flannery, Mammals of New Guinea, Cornell University Press, 1995, ISBN 9780801431494.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikispecies contiene informazioni su Stenomys richardsoni