Ratto dai piedi lunghi | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Myomorpha |
Superfamiglia | Muroidea |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Murinae |
Genere | Tarsomys |
Specie | T.apoensis |
Nomenclatura binomiale | |
Tarsomys apoensis Mearns, 1905 | |
Areale | |
Il ratto dai piedi lunghi (Tarsomys apoensis Mearns, 1905) è un roditore della famiglia dei Muridi endemico dell'isola di Mindanao, nelle Filippine.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 136 e 156 mm, la lunghezza della coda tra 116 e 138 mm, la lunghezza del piede tra 31 e 34 mm, la lunghezza delle orecchie tra 21 e 22 mm e un peso fino a 72 g.[3]
La pelliccia è ruvida, più lunga verso la coda. Le parti superiori sono color ardesia-brunastro, con le punte dei peli bruno-giallastre. Il muso è nerastro. Le parti ventrali sono brizzolate. La coda è interamente marrone scura. I piedi sono coperti dorsalmente di peli bruno-grigiastri. Le orecchie sono marrone scuro, ricoperte di peli nerastri; le vibrisse sono nerastre.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie terricola, attiva sia di giorno che di notte.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di vermi, artropodi e alcune piante vegetali.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Sono state osservate femmine con 4 embrioni.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è endemica delle zone montane dell'isola di Mindanao, nelle Filippine.
Vive nelle foreste montane e nelle foreste muschiose tra 1.550 e 2.400 metri di altitudine.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerata la popolazione numerosa e comune negli habitat di alta montagna, classifica T.apoensis come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Heaney, L. & Tabaranza, B. 2008, Tarsomys apoensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Tarsomys apoensis, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Heaney & Al., 1998.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Lawrence R. Heaney & Al., A synopsis of the mammalian fauna of the Philippine Islands, in Fieldiana Zoology, vol. 88, 1998.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tarsomys apoensis
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