Ratto arboricolo dalla coda nera | |
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Thallomys nigricauda | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Euarchontoglires |
Ordine | Rodentia |
Sottordine | Myomorpha |
Superfamiglia | Muroidea |
Famiglia | Muridae |
Sottofamiglia | Murinae |
Genere | Thallomys |
Specie | T.nigricauda |
Nomenclatura binomiale | |
Thallomys nigricauda Thomas, 1882 | |
Sinonimi | |
T.n.davisi | |
Areale | |
Il ratto arboricolo dalla coda nera (Thallomys nigricauda Thomas, 1882) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso nell'Africa meridionale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Roditore di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 127 e 155 mm, la lunghezza della coda tra 120 e 188 mm, la lunghezza del piede tra 20 e 30 mm, la lunghezza delle orecchie tra 16 e 28 mm e un peso fino a 116 g.[3]
La pelliccia è lunga e ruvida. Le parti superiori sono nerastre, cosparse di peli con la punta giallastra lungo la schiena. Le parti ventrali sono bianche. Una striscia longitudinale nera si estende dal muso fino agli occhi. Le orecchie sono grandi e prominenti, ricoperte finemente di piccoli peli grigiastri. Le zampe sono bianche. La coda è più lunga della testa e del corpo, è uniformemente nerastra, ricoperta densamente di peli che formano un ciuffo all'estremità. Il numero cromosomico è 2n=47,48,49 e 50.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]È una specie notturna e arboricola. Si rifugia negli alberi cavi e tra i rami in gruppi familiari di 2-8 individui, con una sola coppia riproduttiva.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di giovani foglie, germogli e dei rivestimenti esterni dei semi di Acacia.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Le femmine danno alla luce 2-5 piccoli in estate.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa lungo le coste atlantiche dell'Angola, nella Namibia, Botswana e Sudafrica nord-occidentale.
Vive in ambienti associati ad alberi del genere Acacia.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Sono state riconosciute 9 sottospecie:
- T.n.nigricauda: Namibia meridionale;
- T.n.bradfieldi (Roberts, 1933): Namibia centrale;
- T.n.damarensis (de Winton, 1897): Namibia nord-occidentale;
- T.n.herero (Thomas, 1926): Namibia settentrionale;
- T.n.kalaharicus (Dollman, 1911): Botswana centro-occidentale;
- T.n.leuconoe (Thomas, 1926): Namibia settentrionale;
- T.n.molopensis (Roberts, 1933): Botswana meridionale, Provincia sudafricana del Capo settentrionale;
- T.n.nitela (Thomas & Hinton, 1923): Angola sud-occidentale;
- T.n.quissamae (Petter & Beaufort, 1960): Angola nord-occidentale.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione numerosa, classifica T.nigricauda come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Taylor, P.J., Coetzee, N. & Boitani, L. 2008, Thallomys nigricauda, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Thallomys nigricauda, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Skinner & Chimimba, 2005.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- J.D.Skinner & Christian T.Chimimba, the Mammals of the Southern African Sub-region, 3rd Edition, Cambridge University Press, 2005, ISBN 9780521844185.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Thallomys nigricauda
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