Il termine rasa (in sanscrito, रस) letteralmente significa "succo, essenza"[1][2] e connota un concetto nelle arti indiane sul sapore estetico di qualsiasi opera visiva, letteraria o musicale che evochi un'emozione o un sentimento nel fruitore ma che non possono essere descritti.[2] Si riferisce ai sapori/all'essenza emotiva elaborati nell'opera dall'autore e apprezzati da uno "spettatore sensibile" o "sahṛdaya", letteralmente "uno che ha il cuore" e può connettersi all'opera con trasporto.
I rasas derivano dai bhavas, cioè gli stati d'animo.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Monier Monier-Williams (1899), Rasa, Sanskrit English Dictionary with Etymology, Motilal Banarsidass
- ^ a b (EN) Rasa: Indian Aesthetic Theory, Encyclopedia Britannica (2013)
- ^ (EN) Farley Richmond. "India" in "The Cambridge Guide to Asian Theatre". ed. James R. Brandon (Cambridge University Press, 1993), pag. 69.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- rasa, in Dizionario di filosofia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2009.
- (EN) Rasa, in Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.