Rallina di Forbes | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Ordine | Gruiformes |
Famiglia | Rallidae |
Genere | Rallicula |
Specie | R. forbesi |
Nomenclatura binomiale | |
Rallicula forbesi Sharpe, 1887 |
La rallina di Forbes (Rallicula forbesi Sharpe, 1887) è un uccello della famiglia dei Sarotruridi originario della Nuova Guinea[2].
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Attualmente vengono riconosciute quattro sottospecie di rallina di Forbes[2]:
- R. f. steini Rothschild, 1934 (dai monti Weyland ai monti Bismarck, nella Nuova Guinea centrale);
- R. f. parva Pratt, 1982 (monte Mengam, nella catena dei monti Adelbert, nella Nuova Guinea centro-settentrionale);
- R. f. dryas Mayr, 1931 (monti Saruwaged, nella penisola di Huon, nella Nuova Guinea nord-orientale);
- R. f. forbesi Sharpe, 1887 (dai monti Herzog ai monti Owen Stanley, nella Nuova Guinea sud-orientale).
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La rallina di Forbes misura 20–25 cm di lunghezza. Il maschio ha testa, collo, regione superiore del dorso, petto, parte alta dei fianchi e dell'addome di colore castano; sulla groppa e sulle ali questa tinta diviene gradualmente marrone-nerastra scura (o marrone-oliva scura con sottili vermicolature bianche in R. f. parva); le copritrici caudali e la coda sono castane con sottili barre nerastre; la parte bassa dei fianchi e dell'addome, così come il sottocoda, è marrone scura o nerastra, con sottili barre bruno-rossastre dai margini neri. L'iride è marrone-dorata, il becco marrone scuro e le zampe e i piedi nero-brunastri. La femmina presenta una serie di macchie color camoscio dai margini neri che spiccano sulle aree marrone scuro o nere delle regioni superiori. Gli esemplari immaturi hanno la colorazione nera delle aree superiori sostituita da una marrone scura; sotto sono castani o marrone-grigiastri, rigati di nero dalla parte bassa dei fianchi al sottocoda; hanno il becco nero con la punta grigia. I nidiacei sono simili agli immaturi e presentano delle sottili strie nere sulle regioni inferiori.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La rallina di Forbes vive nelle foreste che si sviluppano sulle catene montuose della Nuova Guinea centrale e orientale. Nella regione orientale è piuttosto comune, ma è abbastanza rara in quella occidentale, dove il suo areale si sovrappone a quello della rallina castana (Rallicula rubra). Di abitudini terricole, si incontra tra i 1100 e i 3000 m di quota; ove è presente anche la rallina castana, quella di Forbes è più numerosa ad altitudini minori.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Generalmente molto timida e riservata, la rallina di Forbes, quando è allarmata, agita la coda e inizia a squittire in modo simile a un topo. Vive da sola o in piccoli gruppi, composti anche da 3-7 esemplari. La dieta comprende generalmente insetti e altri piccoli invertebrati, ma anche una minore quantità di semi. Nelle regioni orientali dell'areale la nidificazione avviene in novembre. La femmina depone 4-5 uova bianche in un nido costruito sul terreno o tra le felci arboree del genere Microsorium.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) BirdLife International 2012, Rallicula forbesi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Sarothruridae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 12 maggio 2014.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rallicula forbesi
- Wikispecies contiene informazioni su Rallicula forbesi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Rallicula forbesi, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.
- (EN) ITIS Standard Report Page: Rallicula forbesi, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato l'11 luglio 2012.
- Image at ADW, su animaldiversity.ummz.umich.edu. URL consultato l'11 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2008).