Raffaele Patrone (Napoli, 6 febbraio 1845 – ...) è stato uno scultore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Studiò scultura all'Accademia di belle arti di Napoli, dove vinse per tre volte il primo premio ai concorsi. Fu insignito della medaglia d'argento per il disegno all'Esposizione del 1859 e divenne professore associato e onorario all'Accademia di Belle Arti di Napoli. Gli fu assegnata una borsa di studio per studiare a Firenze, città in cui si trasferì nel 1869.[1]
Tra le opere si segnalano: una statua in stucco di Galileo; Mario Pagano, esposta alla Promotrice di Napoli; La spina al piede, statua a grandezza naturale esposta all'Esposizione nazionale di Napoli del 1877; il busto di Paolo Emilio Imbriani, statista napoletano sotto il dominio napoleonico e borbonico, collocato nella sala del Consiglio provinciale di Napoli; il busto del figlio di Paolo, Giorgio Imbriani, completato in bronzo ed esposto a Milano nel 1881; la statua del generale Mariano d'Ayala e quella del cardinale Sisto Riario Sforza, quest'ultima conservata nel Duomo di Napoli; le statue del generale duca Di Sangro e del generale duca di San Vito per la cattedrale di Gaeta.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Angelo De Gubernatis e Ugo Matini, Dizionario degli artisti italiani viventi, pittori, scultori e architetti, Tipi dei successori Le Monnier, 1889, p. 360. URL consultato l'11 ottobre 2024.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Opere attributite a Raffaele Patrone, Catalogo generale dei Beni Culturali - Ministero della cultura