Il quoziente reti è stato un criterio utilizzato nello sport del calcio, per situazioni di parità di classifica,[1] che differisce dall'odierno sistema della differenza reti per il fatto che prende in considerazione il rapporto tra le reti fatte e quelle subite e non la loro differenza.
Calcolo
[modifica | modifica wikitesto]Si basava sul quoziente, ottenuto dividendo il numero di gol segnati da una squadra di calcio con quelli subìti.[1] Ad esempio, con 48 reti all'attivo e 12 al passivo, il quoziente è 4.[1]
Dal punto di vista matematico, l'applicazione del quoziente-gol può dar luogo sia a risultati interi che a risultati decimali; invece, nei casi in cui una formazione non abbia subìto alcuna rete, in cui sorge il problema dell'impossibilità di dividere per 0, il valore del quoziente è convenzionalmente considerato infinito.[1]
Utilizzo
[modifica | modifica wikitesto]Al pari di altri criteri (quali la classifica avulsa, o la differenza reti, che poi lo soppiantò definitivamente), vi si faceva ricorso per stabilire la posizione in classifica delle squadre a pari punti.[1] L'obiettivo era di evitare il ricorso agli spareggi per lo scudetto, la qualificazione alla fase successiva, la promozione e la retrocessione, limitandoli al caso improbabile di parità anche nel quoziente reti. Nel campionato italiano fu applicato a livello professionistico nella stagione 1925-1926 e dal 1938-1939 al 1941-1942, prima dell'abolizione dovuta a rischi e sospetti di "combine" (ad esempio nella stagione 1941-1942 la Salernitana fu esclusa dalle finali della Serie C per la presunta combine relativa all'incontro Salernitana-Cavese 8-0).[2] Fu reintrodotto per la sola stagione 1943-1944, anche se non tutti i direttori di zona (gli enti organizzatori delle eliminatorie regionali) lo applicarono; esso in ogni caso vigeva per le semifinali e le finali interzonali organizzate direttamente dalla FIGC della Repubblica Sociale Italiana.
Per quanto concerne il campionato mondiale di calcio, dopo l'edizione del 1966 venne rimpiazzato dall'attuale differenza reti.[1] Rispetto a quest'ultima, il quoziente reti tendeva a favorire le squadre con una difesa nettamente migliore,[3] obbligando le squadre avversarie a vittorie con un gran numero di reti di scarto, spesso sospettate di combine, nel tentativo disperato di sopravanzare l'avversaria nel quoziente.
Trofei assegnati
[modifica | modifica wikitesto]Il quoziente reti fu applicato per molti anni nella massima serie del campionato inglese di calcio: risultò decisivo la prima volta nel 1923-1924, quando consegnò il primo titolo della sua storia all'Huddersfield Town ai danni del Cardiff City; nel 1949-1950, dove diede il secondo titolo al Portsmouth ai danni del Wolverhampton e nell'annata 1952-1953, laddove Arsenal e Preston N.E. terminarono a pari punti. A spuntarla furono i gunners, conquistando così il loro settimo titolo. Inoltre decise il titolo greco nella stagione 1948-49, con il Panathinaikos vittorioso a spese dell'Olympiakos.[4] Nel massimo livello del campionato scozzese di calcio, in particolare nelle edizioni 1952-1953 e 1964-1965, il detentore fu proclamato mediante il quoziente reti: nel primo caso vinsero i Rangers, a discapito dell'Hibernian; il secondo caso vide il Kilmarnock primeggiare sugli Hearts.
Parità
[modifica | modifica wikitesto]Nel campionato jugoslavo 1957-1958 si dovette ricorrere ad uno spareggio fra Budućnost e RNK Spalato per determinare il 10º posto: i primi avevano 30 reti fatte e 36 subite, mentre i secondi 35–42, portando entrambe ad un quoziente reti di 0,83.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Claudio Ferretti e Augusto Frasca, Enciclopedia dello Sport, Garzanti Libri, 2008, p. 1690, ISBN 9788811505228.
- ^ Seconda Divisione 1925-26, su calcioantico.altervista.org, 20 giugno 2017.
- ^ A titolo di esempio, si consideri una squadra che ha 20 gol fatti e 10 subiti, e un'altra squadra che ha 35 gol fatti e 20 subiti; la seconda è in vantaggio nella differenza reti (+15 contro +10) ma in svantaggio nel quoziente (1,75 contro 2,00).
- ^ (EN) Campionato greco di calcio 1948-49, su rsssf.com, 11 aprile 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marco Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, II volume, Baldini Castoldi Dalai, 2000, p. 2138, ISBN 88-8089-862-0.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- quoziènte, in Sapere.it, De Agostini.
- quoziènte, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.