18 squadre, 16 dell'AFC e 2 (Australia e Nuova Zelanda) dell'OFC per un posto. India, Sri Lanka e Filippine si ritirarono prima del sorteggio.
Le squadre furono suddivise in due zone geografiche: 7 squadre per la Zona A (Asia Orientale più Israele) e 8 per la Zona B (Asia Occidentale e Oceania più Indonesia e Corea del Nord).
Le qualificazioni si divisero in due fasi:
Prima Fase: 15 squadre, divisi in 2 zone geografiche, secondo regole diverse.
Zona A: 7 squadre, tutte (eccetto la Corea del Sud) giocano partite di sola andata per definire i gruppi 1 e 2 (uno di quattro squadre e uno di tre squadre). Le 6 squadre così suddivise più la Corea del Sud giocano partite di andata e ritorno. Le prime due classificate di ogni gruppo giocano partite di andata e ritorno, la vincente si qualifica alla Seconda Fase. Tutte le partite sono giocate in Corea del Sud.
Zona B: 8 squadre divise in due gironi all'italiana, tenutisi uno in Iran e l'altro in Australia, con partite di andata e ritorno. Le vincenti dei due gruppi si affrontarono in partite di andata e ritorno, la vincente si qualifica alla Seconda Fase.
Seconda Fase: le vincitrici della zona A e della Zona B si affrontarono in partite di andata e ritorno. La vincitrice si qualifica alla fase finale.
Nella finale interzona Asia / Oceania che decideva il posto per il campionato mondiale si trovarono di fronte Australia e Corea del Sud; le due squadre pareggiarono il doppio confronto (0-0 a Sydney[1] e 2-2 a Seul).[2]
Si rese quindi necessaria una gara di spareggio in campo neutro, tenutasi all'Hong Kong Stadium, all'epoca ancora territorio britannico,[3] che fu vinta dagli australiani per 1-0 con un goal dell'oriundo scozzeseJimmy Mackay a venti minuti dalla fine[4] e diede all'Australia la prima, storica, qualificazione alla fase finale del campionato mondiale.[4]