Pygoderma bilabiatum | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Famiglia | Phyllostomidae |
Sottofamiglia | Stenodermatinae |
Tribù | Stenodermatini |
Genere | Pygoderma Peters, 1863 |
Specie | P.bilabiatum |
Nomenclatura binomiale | |
Pygoderma bilabiatum Wagner, 1843 | |
Sinonimi | |
Artibeus leucomus | |
Areale | |
P.b.bilabiatum P.b.magna |
Pygoderma bilabiatum (Wagner, 1843) è un pipistrello della famiglia dei Fillostomidi, unica specie del genere Pygoderma (Peters, 1863), diffuso in America meridionale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza dell'avambraccio tra 36,2 e 41,4 mm, la lunghezza del piede tra 13,7 e 15 mm, la lunghezza delle orecchie di 17 mm e un peso fino a 22 g.[3]
Caratteristiche craniche e dentarie
[modifica | modifica wikitesto]Il cranio è corto e tozzo, con un rostro squadrato e lungo meno della metà della scatola cranica. Il palato è corto con il margine posteriore quasi circolare. Gli incisivi superiori sono diversi tra loro, con quelli interni più grandi. Quelli inferiori invece sono piccoli e tutti uguali. I canini sono corti e tozzi mentre i premolari sono triangolari e uguali tra loro. Il secondo molare superiore è ridotto.
Sono caratterizzati dalla seguente formula dentaria:
2 | 2 | 1 | 2 | 2 | 1 | 2 | 2 |
2 | 2 | 1 | 2 | 2 | 1 | 2 | 2 |
Totale: 28 | |||||||
1.Incisivi; 2.Canini; 3.Premolari; 4.Molari; |
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è lunga, densa, soffice e si estende sugli arti e sull'uropatagio. Le parti dorsali sono marroni scure. Su ogni spalla è presente una piccola macchia biancastre. Le parti ventrali sono bruno-grigiastre. La foglia nasale è lanceolata e ben sviluppata. Nei maschi sono presenti delle ghiandole sotto la mandibola, di fianco alla foglia nasale e intorno agli occhi, i quali sono relativamente grandi. Le orecchie sono larghe e arrotondate. Il trago è piccolo. Le membrane alari sono attaccate posteriormente alla base dell'alluce. È privo di coda, mentre l'uropatagio è moderatamente sviluppato e con il margine libero semicircolare. Il calcar è corto ma distinto. Il cariotipo è 2n=30-31 FN=56.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di frutta.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Femmine gravide sono state catturate in Paraguay nei mesi di marzo, luglio ed agosto. Danno alla luce un piccolo alla volta.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffuso nella parte centrale dell'America meridionale, dal Brasile sud-orientale all'Argentina settentrionale attraverso la Bolivia centrale e il Paraguay orientale. La presenza in Suriname non è invece confermata.
Vive nelle foreste umide tropicali, subtropicali e in zone edificate. Non è invece presente nella regione semi-arida del Gran Chaco.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Sono state riconosciute 2 sottospecie:
- P.b.bilabiatum (Wagner, 1843): Brasile sud-orientale, Paraguay orientale, Argentina nord-orientale;
- P.b.magna (Owen & Webster, 1983): Bolivia centrale, Argentina nord-occidentale.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la tolleranza a diversi tipi di habitat e la popolazione numerosa, classifica P.bilabiatum come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Barquez, R. & Diaz, M. 2008, Pygoderma bilabiatum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Pygoderma bilabiatum, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Husson, 1962.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- A.M.Husson, The Bats of Suriname, in Zoologische Verhandelingen, vol. 58, 1962, pp. 1-282.
- William David Webster & Robert D.Owen, Pygoderma bilabiatum (PDF), in Mammalian Species, n. 220, 1984 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- Nelio R.dos Reis & Al., Morcegos do Brasil, Londrina, 2007. ISBN 978-85-906395-1-0
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pygoderma bilabiatum
- Wikispecies contiene informazioni su Pygoderma bilabiatum