Pseudovolpe di Sechura[1] | |
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Esemplare di Lycalopex sechurae in Trujillo-La Libertad, Perù | |
Stato di conservazione | |
Prossimo alla minaccia (nt)[2] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Carnivora |
Sottordine | Caniformia |
Famiglia | Canidae |
Sottotribù | Cerdocyonina |
Genere | Lycalopex |
Specie | L. sechurae |
Nomenclatura binomiale | |
Lycalopex sechurae (Thomas, 1900) | |
Sinonimi | |
Pseudalopex sechurae
(Thomas, 1900) | |
Areale | |
La Pseudovolpe di Sechura (Lycalopex sechurae Thomas, 1900) è una Pseudovolpe, del quale è la specie più piccola. È diffusa nel deserto di Sechura e in altre zone dell'Ecuador sud-occidentale e del Perù nord-occidentale[1].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La Pseudovolpe di Sechura è un Canide di piccole dimensioni: pesa 2,6-4,2 kg, misura 50-78 cm di lunghezza e ha una coda di 27-34 cm. Il mantello è color grigio-aguti su gran parte del corpo e schiarisce fino a divenire bianco o color crema sulle regioni inferiori. Presenta disegni bruno-rossastri sul retro delle orecchie, attorno agli occhi e sulle zampe. Il muso è grigio scuro e lungo il petto corre una banda grigia. La coda ha l'estremità nera. Ha denti piccoli, adatti per un'alimentazione a base di insetti e piante rinsecchite, con canini simili a quelli di una volpe[3].
Il numero dei cromosomi è sconosciuto, ma probabilmente è 2n=74.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Scoperta la prima volta nel deserto di Sechura, questa Pseudovolpe vive nelle regioni aride dell'Ecuador sud-occidentale e del Perù occidentale, dal livello del mare fino ad almeno 1000 m di quota, e forse ad altitudini maggiori. Entro i confini di questa regione è stata avvistata sulle pendici occidentali delle Ande che scendono fino alla costa, in deserti, foreste aride e spiagge[4]. Non ne viene riconosciuta nessuna sottospecie.
Alcuni fossili di questa specie, risalenti al tardo Pleistocene, sono stati trovati in Ecuador e Perù, nei pressi dell'areale attuale. Le analisi genetiche lasciano ipotizzare che il più prossimo parente vivente di questo animale sia la Pseudovolpe di Darwin, originaria del Cile[4].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]La Pseudovolpe di Sechura ha abitudini notturne e trascorre la giornata in tane scavate nel sottosuolo. È generalmente solitaria, anche se occasionalmente sia stata vista spostarsi in coppia. I piccoli nascono in ottobre e novembre, sebbene si conosca ancora ben poco delle sue abitudini riproduttive[5].
Questa Pseudovolpe è un animale opportunista e la sua dieta varia molto a seconda della stagione e dell'ambiente locale. È stata vista nutrirsi di semi, specialmente di quelli dell'arbusto Prosopis juliflora e di cappero, nonché di frutti di Cordia e Vasconcellea candicans, e se necessario è in grado di sopravvivere con una dieta unicamente erbivora. Più comunemente, tuttavia, mangia anche insetti, roditori, uova di uccelli e carogne[6]. Riesce probabilmente a sopravvivere per lunghi periodi di tempo senza bere, ricavando i liquidi necessari dalle sostanze di cui si nutre[3].
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La Pseudovolpe di Sechura è minacciata dalla distruzione dell'habitat, minaccia, questa, particolarmente rilevante in Ecuador. È risaputo che talvolta attacchi anche animali domestici, come i polli, e viene cacciata sia per ridurre il numero di questi attacchi che per alcune parti del corpo, che trovano impiego nell'artigianato locale, nella medicina tradizionale o nei rituali magici. L'animale è considerato a rischio minimo in Ecuador, mentre in Perù non può essere cacciato senza un regolare permesso. La specie è classificata tra quelle prossime alla minaccia dalla IUCN[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Lycalopex sechurae, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ (EN) Asa, C.S., Cossíos, E.D. & Williams, R. 2008, Lycalopex sechurae, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b Asa, C. & Cossios, E.D., Canids: Foxes, Wolves, Jackals and Dogs. Status Survey and Conservation Action Plan (PDF), International Union for Conservation of Nature and Natural Resources/Species Survival Commission Canid Specialist Group, pp. 69–72 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2011).
- ^ a b c Cossios, E.D. (2010). "Lycalopex sechurae (Carnivora: Canidae)"[collegamento interrotto]. Mammalian Species 42 (1): 1–6. doi:10.1644/848.1.
- ^ Birdseye, C. (1956). "Observations on a domesticated Peruvian desert fox, Dusicyon". Journal of Mammalogy 37 (2): 284–287. JSTOR 1376706.
- ^ Asa, C. & Wallace, M.P. (1990). "Diet and activity pattern of the Sechuran desert fox (Dusicyon sechurae)". Journal of Mammalogy 71 (1): 69–72. JSTOR 1381318.
Altri progetti
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