In biologia il termine proteroginìa indica un caso di ermafroditismo dove sono presenti entrambi i gameti ma si sviluppano prima quelli femminili e successivamente quelli maschili[1].
Condizione opposta è la proterandrìa.
Il termine è la composizione delle parole greche próteros (anteriore) + ghynḗ (donna, femmina)[2].
In zoologia
[modifica | modifica wikitesto]Sebbene raro nel regno animale, questo tipo di ermafroditismo è diffuso in molte specie di pesci (soprattutto labridae e pomacanthidae) dove gli esemplari nascono e vivono la prima parte della vita come femmine per poi subire un cambio di sesso con l'età diventando a tutti gli effetti maschi.
In botanica
[modifica | modifica wikitesto]Le piante proterogeniche sono parte delle ermafrodite insufficienti: questo caso si presenta quando nei fiori ermafroditi gli organi femminili (gineceo, pistillo) raggiungono la maturità sessuale in anticipo rispetto all'androceo (stami), rendendo di fatto impossibile l'autofecondazione.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Proteroginìa, voce su Treccani, su treccani.it. URL consultato il 26 ottobre 2015.
- ^ Proteroginìa, voce su Garzanti Linguistica, su garzantilinguistica.it. URL consultato il 26 ottobre 2015.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) sequential hermaphroditism, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.