Il gioco reale di Ur (anche tavola reale di Ur o gioco delle venti caselle) è un antico gioco da tavolo originario della Mesopotamia e risalente alla prima metà del III millennio a.C., ed è per questo considerato uno dei più antichi giochi della storia dell'umanità.
La sua riscoperta avvenne quando alcune tavole furono ritrovate nelle tombe reali di Ur dall'archeologo Leonard Woolley negli anni '20 del XX secolo, che le datò tra il 3000 a.C. e il 2500 a.C. Una tavola da gioco simile e realizzata in legno è stata ritrovata negli scavi di Shahr-i Sokhta, nell'Iran meridionale, testimoniando quindi l'ampia diffusione e popolarità del gioco durante l'epoca antica.
Insieme al senet, di cui fu un derivato o più probabilmente l'ispiratore, è considerato uno degli antenati del moderno backgammon e dei giochi dal funzionamento simile. In realtà la vera natura del gioco non è stata ancora del tutto appurata, e potrebbe trattarsi piuttosto di uno strumento divinatorio, o comunque di un oggetto derivato dalle pratiche religiose sumere, in seguito emancipatosi dalla funzione originaria per divenire un semplice passatempo.