Nel III secolo numerosi popoli germanici si misero in movimento, passando in più punti il Limes romano. Durante la dinastia dei Severi (212-236) il Limes settentrionale fu ripetutamente attaccato.
Lo scopo delle incursioni era principalmente la razzia e il saccheggio; non si trattava, quindi, di spostamenti di massa. I Germani si unirono in vere e proprie federazioni etniche. Esempi furono i Franchi e gli Alemanni. Nel 260 gli Alemanni riuscirono a penetrare, attraverso il passo del Brennero, in Italia, da dove solo a fatica l'imperatore riuscì a ricacciarli, in una battaglia combattuta presso Milano. I Franchi sorsero dalla fusione di Catti, Cauci, Bructeri, Camavi e Sigambri, tutti Istaevones. Si stanziarono lungo il corso del Reno. Attaccarono il Limes e penetrarono in Gallia in numerose occasioni.
Nel 230 i Goti si stanziarono in Mesia, iniziando ad assumere i connotati di federazione. Nel 249 occuparono un'ampia porzione di Dacia, Mesia e Tracia, e quasi annualmente tornarono a compiere incursioni. I Goti si divisero in Ostrogoti e Visigoti. Nel 268 gli Ostrogoti raggiunsero Bisanzio, per poi saccheggiare Sparta, Argo, Corinto e Tebe.
Nel 275 i Vandali iniziarono a premere sul Limes lungo il fronte renano, con Franchi e Burgundi. Riuscirono a penetrare e a razziare la Gallia, prima di lasciarsi battere da Marco Aurelio Probo. Diversi nuclei si stanziarono in Gallia su invito dello stesso imperatore, che intendeva così ripopolare la Gallia.
Per approfondire: Attraversamento del Reno, Invasioni barbariche del III secolo, Crisi del III secolo, Invasioni barbariche, Limes germanico-retico, Battaglia di Naisso