Ponte dei Leoni Лъвов мост | |
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Localizzazione | |
Stato | Bulgaria |
Città | Sofia |
Attraversa | Vladajska |
Coordinate | 42°42′18″N 23°19′26″E |
Dati tecnici | |
Tipo | ponte |
Materiale | pietra |
Lunghezza | 26 m |
Larghezza | 1,81 m |
Realizzazione | |
Progettista | Václav Prošek |
Ing. strutturale | Fratelli Prošek |
Costruzione | 1889-1891 |
Inaugurazione | 1891 |
Costruttore | Jiří Prošek |
Mappa di localizzazione | |
Il Ponte dei Leoni (in bulgaro Лъвов мост?, Lăvov most) è un'intersezione a raso e un ponte importante e trafficato nelle parti centrali della capitale bulgara Sofia. Attraversa il torrente Vladaiska e si trova all'incrocio tra il viale Maria Luisa e il viale Slivnica, collegando la Stazione di Sofia Centrale e la stazione centrale degli autobus con il centro della città. Il ponte è una delle attrazioni di Sofia, nonché simbolo dell'area metropolitana "Serdica". Nelle immediate vicinanze del ponte e dell'intersezione si trova l'omonima piazza. Prima della sua costruzione nel 1889, in questo luogo si trovava il Ponte Dipinto.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La storia del Ponte dipinto, l'antenato del Ponte dei Leoni, è legata al nome del ricco turco di Sofia, Khalil Sali Efendi, che divenne noto tra i Šopi come "Khalil il matto". Una volta il raccolto fu molto buono e tra i Šopi si sparse rapidamente la voce che Khalil stava comprando paglia. Gli abitanti del villaggio iniziarono a gareggiare per vedere chi poteva portargliene di più. Khalil non ne rimandò indietro nessuno, ma pagò a tutti onestamente, anche se a buon mercato. Quando gli chiesero perché avesse bisogno di tanta paglia, il turco rispose con calma: "il tempo vende paglia". L'anno successivo, il raccolto non fu così buono e gli abitanti del villaggio tornarono di nuovo a Khalil, ma questa volta per comprare un carico di paglia. E Khalil ne vendette, ovviamente con un grande profitto. Per dimostrare ai Šopi che non era affatto "matto", fece costuire un ponte. Da un lato c'era l'iscrizione: "Col tempo vendetti, costruii un ponte", e dall'altro ordinò agli scalpellini di scrivere su una pietra una lezione morale tratta dal Corano: "Dove non c'è ponte, costruiscine uno. Dove non c'è fontana, costruiscine una". Nello spirito della tradizione architettonica turca, il ponte fu dipinto a righe rosse e gialle, da qui il nome del "Ponte Dipinto".[1] Queste iscrizioni non sono conservate oggi.
Prima della Liberazione della Bulgaria nel luogo dove ora si trova il ponte dei Leoni, venivano giustiziati i criminali. Nell'Impero ottomano esisteva una regola: se il criminale non veniva dalla città, doveva essere impiccato davanti alla porta attraverso la quale era entrato. Ad esempio, il rivoluzionario bulgaro Vasil Levski fu impiccato alla Porta orientale. Tuttavia, la gente locale veniva giustiziata nelle piazze. I partecipanti alla Rivolta d'aprile Stojčo Raškov e Todor Maleev furono impiccati vicino al Ponte dei Leoni. Qui fu giustiziato anche il più giovane dei quattro librai di Sofia - Georgi Stoicev, cantore nella chiesa del Santo re (l'odierna Cattedrale di Santa Domenica).
Subito dopo la Liberazione della Bulgaria Hristo G. Danov propose di costruire in questo luogo un monumento ai librai e ai rivoluzionari impiccati. L'idea fu subito condivisa da intellettuali e politici e fu sviluppato un progetto commemorativo su larga scala. Il progetto fu dell'ingegnere ceco Václav Prošek.
Il ponte fu costruito nel 1889-1890 dalla società "Fratelli Prošek" e all'epoca costò l'enorme cifra di 260.000 leva d'oro. Di tutto il complesso fu costruito solo il ponte, sul quale i leoni simboleggiavano i quattro librai bulgari impiccati dai turchi. Nel suo libro "Memorie" Dimitâr Penev[2] indica come committente del progetto "Todor Veljan e co.", sotto la guida dell'ingegnere Kont, di cui scrive dettagliatamente anche nella rivista "Svetlina",[3] e dove viene pubblicata una delle prime fotografie del ponte.
Il ponte è lungo 26 m e largo 18,1 m. Vi sono due aperture di 10 metri e candelabri sopra le aperture centrali. È decorato con quattro figure di leoni in bronzo, da cui il nome, realizzati dall'azienda viennese Rudolf Philipp Waagner & Biro e collocati nel 1891.
Secondo il progetto originario, il ponte costituiva un elemento centrale attorno al quale avrebbero dovuto costruire una grande piazza circolare, divisa in due dal torrente Vladaiska, in quel tratto allora chiamato “Kanla” (il sanguinoso).[4] Di tutto questo oggi è conservata solo la targa commemorativa di Georgi Stoïcev, che si trova sul lato del ponte, fuori dal complesso generale.
Nel 1900, quando a Sofia fu accesa la prima lampada elettrica, furono accese anche le deliziose lanterne elettriche sul Ponte dei Leoni.
Trasporto pubblico
[modifica | modifica wikitesto]Linee autobus: 11, 20, 21, 22, 78, 85, 86, 213, 285, 305, 310, 404, 413
Linea autobus elettrico: 309
Linea filobus: 6
Linee tramviarie: 1, 12, 18, 27
Dal 2012 la piazza "Lăvov Most" è servita anche dalla seconda linea della Metropolitana di Sofia.
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il Ponte dei Leoni con un tram che lo percorre, 2012.
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il Ponte dei Leoni, 2018
Note
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