Ponte Phra Phutta Yodfa (TH) สะพานปฐมบรมราชานุสรณ์ (EN) Memorial Bridge | |
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Il ponte con la sottostante fermata della Chao Phraya Express Boat | |
Localizzazione | |
Stato | Thailandia |
Città | Bangkok |
Attraversa | Chao Phraya |
Coordinate | 13°44′21.98″N 100°29′51.6″E |
Dati tecnici | |
Tipo | ponte a capriata |
Materiale | acciaio |
Lunghezza | 678 m |
Luce max. | 79,40 m |
Altezza luce | 7,30 m |
Altezza | 7,3 m |
Corsie | 3 + marciapiedi |
Realizzazione | |
Progettista | società Dorman Long Regno Unito |
Ing. strutturale | Dorman Long |
Costruzione | 3 dicembre 1929-6 aprile 1932 |
Inaugurazione | 6 aprile 1932 |
Mappa di localizzazione | |
Il ponte Phra Phutta Yodfa (in thailandese สะพานพระพุทธยอดฟ้า, Saphan Phra Phutta Yodfa, abbr. Saphan Phut; in inglese Memorial Bridge) è un ponte stradale che attraversa il fiume Chao Phraya a Bangkok, in Thailandia. Esso collega il centrale distretto Phra Nakhon con il grande quartiere di Thonburi.
Nome
[modifica | modifica wikitesto]Fu fatto costruire dal re Prajadhipok (Rama VII) in commemorazione del 150º anniversario della dinastia Chakri e della fondazione di Bangkok. Il ponte è intitolato al Phra Phutta Yodfa, noto in Occidente come re Rama I, il fondatore della dinastia e di Bangkok. Il nome ufficiale del ponte è quindi Saphan Phra Phutta Yodfa, ma nel thailandese colloquiale viene chiamato Saphan Phut (ponte Phut). È conosciuto in inglese come Memorial Bridge (ponte commemorativo).
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La gara d'appalto fu vinta dall'azienda inglese Dorman Long[1] ed i lavori furono realizzati come da volontà del governo sotto la supervisione dei tecnici italiani dello SNOS (Società Nazionale Officine Savignano)[2]. I lavori a Bangkok ebbero inizio il 3 dicembre 1929. Fu inaugurato il 6 aprile 1932[3] dal re Prajadhipok poco prima del colpo di Stato noto come rivoluzione siamese del 1932, dopo il quale il sovrano avrebbe concesso la monarchia costituzionale.[4] Fu inizialmente costruito come ponte a due ali basculanti poste sulla campata centrale, che permettevano un passaggio di 60 metri.[1] Tale funzione è caduta in disuso e dal 1983 è stato trasformato in un normale ponte fisso a capriate.[5]
La carreggiata comprende tre corsie di marcia e vi sono due marciapiedi. La lunghezza totale del ponte compresa delle rampe è di 678 metri, mentre la distanza tra le spalle è di 230 metri.[6] Le campate sono composte da capriate ad arco aventi una diversa travatura reticolare. In quelle laterali, che misurano 75,25 metri, la travatura è posta sull'intradosso, che è rivolto verso il basso, mentre in quella centrale, che misura 79,40 metri, la travatura è sull'estradosso, con l'intradosso rivolto verso l'alto.
Le rampe su entrambi i lati sono corredate da giardini ornamentali.[1] Sul lato del ponte che dà verso il centro della città, sono state costruite due rampe curvate che formano un semicerchio. In mezzo a tali rampe vi è un giardino e nel punto in cui si incontrano è stata posta un'imponente statua in bronzo raffigurante Rama I, realizzata dallo scultore italiano naturalizzato thailandese Silpa Bhirasri e inaugurata lo stesso giorno dell'inaugurazione del ponte.[7]
Con l'aumento del traffico automobilistico, il ponte Phra Phutta Yodfa divenne insufficiente e il 3 dicembre 1984 fu inaugurato a poche decine di metri il ponte Phra Pokklao,[8] una struttura in calcestruzzo armato a tre viadotti affiancati di cui quello centrale destinato ad ospitare linee di trasporti pubblici su rotaia. Tale viadotto centrale è comunque rimasto inutilizzato, mentre gli altri due ospitano due carreggiate stradali aventi direzioni di marcia diverse.
Dintorni
[modifica | modifica wikitesto]Nelle vicinanze del ponte Phra Phutta Yodfa si trovano:[9]
- Pontone Tha Saphan Phut per l'attracco delle Chao Phraya Express Boat, imbarcazioni simili al vaporetto veneziano con le stesse funzioni di trasporto pubblico;
- Talad Pak Khlong, il più grande mercato di fiori e frutta a Bangkok;
- Mercato serale Saphan Phut di abbigliamento giovanile economico, piccoli ristoranti ecc. che si tiene il martedì e la domenica dalle 18 alle 24;
- Phahurat, il quartiere indiano di Bangkok.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Dorman Long, Bridges: a few examples of the work of a pioneer firm in the manifacture of steel and steelwork (PDF), Middlesbrough, Dorman Long and Company Limited, 1930, p. 56. URL consultato il 31 agosto 2015.
- ^ (EN) Vilma Fasoli e Francesca B. Filippi, The penetration of Italian professionals in the context of the Siamese modernization, in ABE Journal. Architecture beyond Europe, n. 5, 1º dicembre 2014, DOI:10.4000/abe.841. URL consultato il 5 febbraio 2017.
- ^ Memorial Bridge, su roadmaintenance.thaigov.net. URL consultato il 31 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2008).
- ^ (EN) Stowe, Judith, Siam Becomes Thailand: A Story of Intrigue, C. Hurst & Co. Publishers, 1991, p. 1, ISBN 1-85065-083-7.
- ^ (EN) Fu-Kuo Chang, Structural Health Monitoring 2003: From Diagnostics & Prognostics to Structural Health Management : Proceedings of the 4th International Workshop on Structural Health Monitoring, Stanford University, Stanford, CA, September 15-17, 2003, DEStech Publications, Inc., 2003, p. 147-154, ISBN 1932078207. URL consultato il 31 agosto 2015.
- ^ structurae.net.
- ^ (EN) Silpa Bhirasri (Corrado Feroci)/1892-1962, su rama9art.org (web-site del museo di arte moderna e contemporanea Rama IX). URL consultato il 30 novembre 2010.
- ^ (EN) Pokklao Bridge, su maintenance.drr.go.th. URL consultato il 31 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2013).
- ^ (EN) Chao Phraya Pier Guide, su bangkok.com. URL consultato il 31 agosto 2015.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su ponte Phra Phutta Yodfa
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Memorial Bridge, su structurae.net. URL consultato il 31 agosto 2015.