Edredone di Steller | |
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Stato di conservazione | |
Vulnerabile[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Aves |
Ordine | Anseriformes |
Famiglia | Anatidae |
Sottofamiglia | Anatinae |
Tribù | Mergini |
Genere | Polysticta Eyton, 1836 |
Specie | P. stelleri |
Nomenclatura binomiale | |
Polysticta stelleri (Pallas, 1769) |
L'edredone di Steller (Polysticta stelleri, Pallas 1769 ) è un'anatra marina medio-grande, il nome di questo uccello commemora il naturalista tedesco Georg Steller.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è la più piccola degli edredoni. Il maschio è inconfondibile, con le sue parti superiori e il collare neri, la testa bianca e le parti inferiori giallastre. Il richiamo del maschio è un canto profondo, sebbene sia relativamente debole rispetto a quello degli edredoni Somateria.
La femmina è un uccello bruno scuro, più piccolo e con la forma della testa e il corpo più simili a quelli di un'anatra di quelli delle altre specie di edredoni. Anch'essa presenta un repertorio di grugniti e fischi.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Nidifica lungo le coste artiche della Siberia orientale e dell'Alaska, in inverno sverna un po' più a sud, nel mare di Bering, nella Scandinavia settentrionale e nel mar Baltico. Può formare stormi numerosi, persino di 200.000 uccelli sulle acque costiere più accoglienti. A sud del suo areale di svernamento è scarso.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Il nido, fatto di materiale vegetale, viene costruito sul suolo della tundra, nei pressi del mare, e vi vengono deposte 6-10 uova.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie si immerge alla ricerca di crostacei e di molluschi, e i suoi cibi preferiti sono le cozze e le vongole.
Ibridazione
[modifica | modifica wikitesto]Si suppone che in natura l'edredone di Steller si sia ibridato con l'edredone comune almeno in due occasioni. Un maschio che mostrava le caratteristiche di entrambe le specie venne ritrovato a Cuxhaven, Niedersachen, in Germania, il 17 novembre 1993.[2] Un altro maschio venne avvistato nel porto di Vadso, Varanger, in Norvegia, il 7 aprile 1995; una fotografia di questo uccello venne pubblicata da Forsman (1995).[3]
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]L'edredone di Steller è una delle specie protette dall'Agreement on the Conservation of African-Eurasian Migratory Waterbirds (AEWA). In Alaska è attivo un piano di recupero.[4]
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/e/e4/Stellershen3.jpg/220px-Stellershen3.jpg)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Polysticta stelleri, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Anon (1995) Hybrid coincidence Birding World 8(5):200
- ^ Forsman, Dick (1995) A presumed hybrid Steller's Eider x Common Eider in Norway Birding World 8(4):138
- ^ Minerals Management Service, Alaska, Foraging Ecology of Common Ravens (Corvus corax) on Alaska’s Coastal Plain (AK-93-48-51) (PDF), su mms.gov, Minerals Management Service, 2007. URL consultato il 24 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2007).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Polysticta stelleri
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