Plectranthinae Endl., 1838 è una sottotribù di piante angiosperme dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Lamiacee (ordine Lamiales).[1]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome della sottotribù deriva dal suo genere tipo Plectranthus L'Her. la cui etimologia deriva dalla parola greca "plektron" (= sperone) ossia "fiore con sperone".[2][3]
Il nome scientifico della sottotribù è stato definito dal botanico, numismatico e orientalista austriaco Stephan Ladislaus Endlicher (1804 – 1849) nella pubblicazione "Genera plantarum secundum ordines naturales disposita (Endlicher) - 609. Aug 1838" del 1838.[4][5]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Portamento
[modifica | modifica wikitesto]Tetradenia riparia
Le specie di questa sottotribù hanno un portamento erbaceo con cicli biologici annuali o perenni. Sono presenti anche portamenti arbustivi e succulenti o carnosi. Alcune specie sono aromatiche, altre sono di tipo "geoxyle" (con una ampia struttura legnosa [= fusto] sotterranea). I fusti in genere sono ricoperti da peli semplici o ramificati. In Tetradenia le specie sono dioiche (raramente ermafrodite).[1][6][7][8][9]
Foglie
[modifica | modifica wikitesto]Aeollanthus rehmannii
Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo opposto e ogni verticillo è alternato rispetto al precedente; sono inoltre prive di stipole. La lamina è semplice (raramente bipennata), picciolata con forme più o meno ovate e bordi seghettati. In alcune specie la lamina è ternata o più raramente sono disposte in ordine sparso.
Infiorescenza
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Coleus barbatus
Le infiorescenze sono delle cime sessili o peduncolate di tipo tirsoide dense o lasse, portate in vari verticilli ascellari sovrapposti lungo il fusto. Ogni verticillo è composto da alcuni fiori (tipicamente 3, ma fino a 7 in Avesia) poggianti su alcune brattee di tipo fogliaceo persistenti o decidue e alcune volte colorate brillantemente all'apice. In alcune specie sulla parte abassiale delle brattee sono presenti delle strutture ghiandolari. Non sono presenti le bratteole oppure raramente sono presenti delle minute persistenti o decidue bratteole (Capitanopsis). Sono anche presenti infiorescenza di tipo panicolato o di tipo racemo.
Fiori
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Coleus villosus
I fiori sono ermafroditi, zigomorfi, tetrameri (4-ciclici), ossia con quattro verticilli (calice – corolla - androceo – gineceo) e pentameri (5-meri: la corolla e il calice sono a 5 parti).
- Il calice è gamosepalo e zigomorfo, con base brevemente tubulosa, campanulata o imbutiforme a portamento diritto (o da leggermente a molto curvato) e terminante in modo bilabiato con 5 lobi con struttura 1/4 oppure 3/2. In altre specie i lobi sono 2 con struttura 1/1, oppure 3 con struttura 1/2. La forma del labbro posteriore varia da lanceolata a obovata con i lobi laterali da arrotondati a lanceolati o anche dentati. Talvolta i lobi sono distribuiti in modo uguale per cui il calice risulta più o meno attinomorfo. Possono essere presenti delle gibbosità ventrali o una compressione laterale alla base del calice. Alla fruttificazione può assumere un portamento deflesso.
- La corolla gamopetala è fortemente zigomorfa a 2 labbra (raramente è attinomorfa come in Tetradenia). Ha la forma di un tubo da cilindrico a forma d'imbuto terminante con 5 lobi con struttura 4/1. Il labbro anteriore ha dei portamenti da concavi a incappucciati, più raramente è piatto. Il labbro posteriore a volte è corto e troncato con 4 lobi; altre volte è eretto e ascendente. La corolla alla base è gibbosa o speronata. Il colore della corolla è porpora, blu, giallo o bianco.
- L'androceo possiede quattro stami (raramente sono 2) liberi o fusi alla base (possono essere riuniti in una guaina basale), declinati (in Tetradenia sono patenti), didinami e sporgenti dalla corolla oppure no. I filamenti sono adnati più o meno vicino alla gola della corolla. Le antere hanno due teche; a volte sono uniloculari per fusione. I granuli pollinici sono del tipo tricolpato o esacolpato. Il disco nettario normalmente è un disco a 4 lobi, alternati alle nucule del frutto e con quelli anteriori più grandi; inoltre è ricco di sostanze zuccherine. In Tetradenia i fiori femminili sono privi di stami.
- L'ovario è supero formato da due carpelli saldati (ovario bicarpellare) ed è 4-loculare per la presenza di falsi setti divisori all'interno dei due carpelli. L'ovario è glabro. La placentazione è assile. Gli ovuli sono 4 (uno per ogni presunto loculo), hanno un tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[10] Lo stilo talvolta è inserito sopra l'ovario con base ingrossata (stilopodio). Lo stigma è formato da due lobi patenti con forme lineari o subulate.
Frutti
[modifica | modifica wikitesto]Il frutto è uno schizocarpo composto da 4 nucule. La forma delle nucule è varia (da ovoide a ellittica a leggermente piatta). La superficie delle nucule è ricoperta da piccole areole e può essere glabra oppure mucillaginosa o no, oppure può presentarsi con deboli venature dorsali.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questo raggruppamento si riproducono per impollinazione tramite insetti tipo ditteri e imenotteri (impollinazione entomogama).[8][11]
La dispersione dei semi avviene inizialmente a causa del vento (dispersione anemocora); una volta caduti a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (mirmecoria).[12] I semi hanno una appendice oleosa (elaiosoma), ricca di grassi, proteine e zuccheri, che attrae le formiche durante i loro spostamenti alla ricerca di cibo.[13]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La distribuzione prevalente per le specie di questo gruppo è relativa al continente africano con habitat caldi e tropicali; ha il principale centro di differenziazione nel bacino del Mediterraneo e comprende piante per lo più xerofile (in Brasile sono presenti anche specie arboree).[senza fonte]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia delle Lamiaceae comprende 224 generi e quasi 7000 specie[14].
La famiglia è suddivisa in 12 sottofamiglie; la sottotribù Plectranthinae appartiene alla sottofamiglia Nepetoideae (Dumort.) Leurss. ed è descritta all'interno della tribù Ocimeae Dumort..[15]
Generi
[modifica | modifica wikitesto]La sottotribù comprende 8 generi e oltre 500 specie:[15][16][14]
- Aeollanthus Mart. ex Spreng., 1825 (44 sp.)
- Alvesia Welw.,1869 (3 spp.)
- Capitanopsis S. Moore, 1916 (6 spp.)
- Coleus Lour., 1790 (oltre 300 ssp.)
- Equilabium Mwany., A.J.Paton & Culham, 2018 (42 spp.)
- Plectranthus L'Her., 1788 (83 spp.)
- Tetradenia Benth., 1830 (20 spp.)
- Thorncroftia N.E. Br., 1912 (6 spp.)
Alcune specie
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- 1 2 Kadereit 2004, pag. 263.
- ↑ (EN) Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 25 febbraio 2016.
- ↑ David Gledhill 2008, pag. 306.
- ↑ (EN) Crescent Bloom Database, su crescentbloom.com. URL consultato il 25 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2009).
- ↑ (EN) Genera plantarum secundum ordines naturales disposita (Endlicher), su The International Plant Names Index. URL consultato il 25 febbraio 2016.
- 1 2 Judd 2007, pag. 504.
- ↑ Strasburger, pag. 850.
- 1 2 3 Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 7 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ↑ (EN) eFloras - Flora of Pakistan, su efloras.org. URL consultato il 26 febbraio 2016.
- ↑ Musmarra 1996.
- ↑ Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 437.
- ↑ Kadereit 2004, pag. 181.
- ↑ Strasburger 2007, pag. 776.
- 1 2 (EN) Accepted genera of Lamiaceae, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 30/11/2025.
- 1 2 (EN) Zhao F.et al., An updated tribal classification of Lamiaceae based on plastome phylogenomics, in BMC Biology, 19(1), 2021, pp. 1–27, DOI:10.1186/s12915-020-00931-z.
- ↑ (EN) Olmstead R., A Synoptical Classification of the Lamiales (PDF), 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Eduard Strasburger, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, p. 850, ISBN 88-7287-344-4.
- Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
- Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole, 1996.
- Kadereit J.W, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VII. Lamiales., Berlin, Heidelberg, 2004, p. 263.
- Mwanyambo, Montfort Lutamyo, Phylogeny and biogeography of Plectranthus L'Hérit (Ocimeae: Nepetoideae: Lamiaceae) with emphasis on taxa occuring on the Nyika Plateau, Malawi, in University of Reading, 2008. URL consultato il 26 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Plectranthinae Crescent Bloom Database










