Pipistrello coda di topo maggiore | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | Laurasiatheria |
Ordine | Chiroptera |
Sottordine | Microchiroptera |
Famiglia | Rhinopomatidae |
Genere | Rhinopoma |
Specie | R.microphyllum |
Nomenclatura binomiale | |
Rhinopoma microphyllum Brünnich, 1782 | |
Sinonimi | |
R.cordofanicum, R.harrisoni, R.lepsianum, R.tropicalis |
Il pipistrello coda di topo maggiore (Rhinopoma microphyllum Brünnich, 1782) è un pipistrello della famiglia diffuso in Africa settentrionale, Medio Oriente, India e Sumatra.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 72 e 81 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 62 e 74 mm, la lunghezza della coda tra 52 e 85 mm, la lunghezza del piede tra 13 e 17 mm, la lunghezza delle orecchie tra 19 e 22 mm e un peso fino a 37 g.[3]
Aspetto
[modifica | modifica wikitesto]La pelliccia è corta, fine e setosa. Le parti dorsali sono bruno-grigiastre, mentre le parti ventrali sono più chiare o biancastre. Il muso è rivolto all'insù, con una cresta cutanea relativamente piccola. Gli occhi sono grandi. Le orecchie sono triangolari, unite sulla fronte da una membrana cutanea. Il trago è falciforme, con l'estremità smussata e con un piccolo lobo alla base. Le membrane alari sono marroni e attaccate posteriormente sulla tibia, ben sopra le caviglie. La coda è molto lunga, sottile e si estende ben oltre l'uropatagio il quale è ridotto ad una sottile membrana. È privo di calcar. Il cariotipo è 2n=42 FNa=66.
Ecolocazione
[modifica | modifica wikitesto]Emette ultrasuoni sotto forma di impulsi multi-armonici di lunga durata con frequenza costante tra 27 e 31 kHz.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]Comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Si rifugia in gruppi fino a diverse migliaia di individui all'interno di fessure rocciose, piccole grotte, miniere, gallerie sotterranee, pozzi, monumenti antichi ed edifici. È tollerante alla bassa umidità e alla luce. In india effettua migrazioni stagionali. Il volo è veloce e fluttuante.
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Si nutre di coleotteri ed emitteri.
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Danno alla luce un piccolo alla volta da metà giugno ai primi di luglio. I piccoli vengono svezzati successivamente in agosto dopo un periodo di 4 settimane. Raggiungono la maturità sessuale dopo 18-19 mesi.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Questa specie è diffusa nelle zone aride dell'Africa settentrionale, nel Medio Oriente fino all'India occidentale. Un individuo è stato catturato sull'isola di Sumatra.
Vive in ambienti aridi con precipitazioni inferiori a 300 mm e vegetazione rada fino a 1 200 metri di altitudine.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Sono state riconosciute 4 sottospecie:
- R.m.microphyllum: Algeria centro-occidentale, Marocco, Sahara Occidentale, Mauritania occidentale e meridionale, Senegal settentrionale, Mali centrale, Niger meridionale, Burkina Faso, Nigeria e Camerun settentrionali, Ciad centrale, Sudan centrale e settentrionale, Egitto centrale ed orientale, Eritrea, Etiopia settentrionale; Penisola del Sinai, Israele, Giordania, Arabia Saudita settentrionale, Iraq centrale e meridionale, Kuwait, Iran meridionale, Pakistan;
- R.m.asirensis (Nader & Kock, 1982): Arabia Saudita sud-occidentale;
- R.m.kinneari (Wroughton, 1912): India occidentale;
- R.m.sumatrae (Thomas, 1903): Sumatra nord-occidentale.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La IUCN Red List, considerato il vasto areale, l'abbondanza in alcune aree e la mancanza di minacce, classifica R.microphyllum come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Aulagnier, S. & Palmeirim, P. 2008, Rhinopoma microphyllum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Rhinopoma microphyllum, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
- ^ Happold & Happold, 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Meredith & David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume IV-Hedgehogs, Shrews and Bats, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122549
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Rhinopoma microphyllum
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