Pinza bolognese | |
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Origini | |
Altri nomi | Pinza montanara |
Luogo d'origine | Italia |
Regione | Emilia |
Zona di produzione | Provincia di Bologna |
Dettagli | |
Categoria | dolce |
Riconoscimento | P.A.T. |
Ingredienti principali |
La pinza bolognese (pénza in bolognese) è un dolce che proviene dalla tradizione contadina bolognese, che si preparava generalmente durante le festività natalizie, anche se ormai viene consumata tutto l'anno. La sua ricetta appare per la prima volta nel 1644 all'interno del volume L'economia del cittadino in villa di Vincenzo Tanara[1][2].
Il nome deriva molto probabilmente dalla sua forma, poiché si presenta come un rotolo di pasta dura che stringe al suo interno della mostarda bolognese[3][4].
Non va confusa con la pinza veneta, a cui somiglia solo il nome.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ricetta Pinza bolognese, su Cucchiaio.it. URL consultato il 4 gennaio 2017.
- ^ Luigi Cremona, L'Italia dei dolci, Touring Editore, 2004, p. 80, ISBN 88-365-2931-3.
- ^ Ricetta Pinza Bolognese, su Il Giornale del Cibo. URL consultato il 4 gennaio 2017.
- ^ Ricetta Pinza Montanara, su Associazione Panificatori di Bologna e provincia. URL consultato il 19 giugno 2022 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2021).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vincenzo Tanara, L'economia del cittadino in villa, Appresso Stefano Curti, Venezia 1644.
- Barbara Bertuzzi, Cucinare alla bolognese, Pendragon, Bologna 2006, ISBN 9788883423055.