Pilot ACE computer | |
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Vista d'insieme del computer | |
Paese d'origine | Regno Unito |
Produttore | National Physical Laboratory |
Presentazione | dicembre 1950 |
Il Pilot ACE è il primo computer costruito nel Regno Unito,[1] venne sviluppato presso il National Physical Laboratory (NPL) verso la fine degli anni quaranta.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il computer fu sviluppando semplificando il progetto dell'Automatic Computing Engine sviluppato da Alan Turing. Dopo l'abbandono di Turing dell'NPL (in parte per i lenti progressi nella costruzione dell'ACE) James H. Wilkinson diresse il progetto con l'aiuto di Harry Huskey per la progettazione. Il Pilot ACE eseguì il primo programma il 10 maggio 1950 e venne presentato alla stampa nel dicembre 1950.
Sebbene fosse stato sviluppato come prototipo apparve subito chiaro che la macchina poteva essere utilizzata proficuamente soprattutto considerando che nel Regno Unito non esistevano altri computer funzionanti. Dopo alcuni aggiornamenti tesi a rendere il sistema usabile il computer iniziò a funzionare a pieno regime nel 1951 e venne molto utilizzato negli anni successivi.
Il sistema era formato da circa 800 valvole termoioniche e utilizzava memorie a linee di ritardo a mercurio. La memoria inizialmente aveva una capacità di 128 parole di 32 bit ma in seguito venne espansa a 2522 parole. Una memoria a tamburo da 4096 parole venne aggiunta nel 1954. Il computer aveva un clock di un megahertz, una frequenza elevata per un computer degli anni 50. La velocità di esecuzione delle istruzioni dipendeva molto da dove erano memorizzate (per via delle memoria a linea di ritardo) e variava da 64 microsecondi a 1024 microsecondi.
Della macchina ne venne realizzata una versione commerciale chiamata DEUCE che venne costruita e venduta dalla English Electric.
Il PIlot ACE venne dismesso nel maggio del 1955 e venne posto nel Science Museum dove si trova attualmente.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ David M. Yates, Turing's Legacy: A history of computing at the National Physical Laboratory 1945–1995, UK, Science Museum, London, 1997, pp. 126–146, ISBN 0-901805-94-7.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- James H. Wilkinson, Turing's Work at the National Physical Laboratory and the Construction of Pilot ACE, DEUCE and ACE (in Nicholas Metropolis, J. Howlett, Gian-Carlo Rota, (editors), A History of Computing in the Twentieth Century, Academic Press, New York, 1980)
- Martin Campbell-Kelly, Programming the Pilot ACE (in IEEE Annals of the History of Computing, Vol. 3 (No. 2), 1981, pp. 133–162)
- B. Jack Copeland (editor), Alan Turing's Automatic Computing Engine. Oxford University Press, 2005 (ISBN 0-19-856593-3)
- Simon H. Lavington, Early British Computers: The Story of Vintage Computers and The People Who Built Them (Manchester University Press, 1980)
- David M. Yates, Turing's Legacy: A History of Computing at the National Physical Laboratory, 1945–1995 (Science Museum, London, 1997, ISBN 0-901805-94-7)
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pilot ACE
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) The Pilot ACE at the Science Museum, su sciencemuseum.org.uk. URL consultato il 23 ottobre 2007 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2007).
- (EN) The Pilot ACE today, su sciencemuseum.org.uk.