Pier Gaetano Venino | |
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Sottosegretario del Ministero delle colonie | |
Durata mandato | 4 luglio 1921 – 31 ottobre 1922 |
Presidente | Ivanoe Bonomi Luigi Facta |
Predecessore | Antonino Pecoraro Lombardo |
Successore | Giovanni Marchi |
Deputato del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 17 gennaio 1915 – 29 settembre 1919 |
Legislatura | XXIV |
Collegio | Erba |
Sito istituzionale | |
Durata mandato | 11 giugno 1921 – 21 giugno 1929 |
Legislatura | XXVI, XXVII |
Collegio | Como |
Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 6 aprile 1924 – 7 agosto 1944 |
Legislatura | XXVII |
Collegio | Lombardia |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Agrario Partito Liberale Italiano Partito Nazionale Fascista |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Pier Gaetano Venino di Varenna (Milano, 23 marzo 1878 – Genova, 3 maggio 1955) è stato un dirigente d'azienda, banchiere e politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio del conte Giulio e della nobildonna Giuseppina Perego di Cremnago, laureato in giurisprudenza, nel 1909 fu tra i fondatori della casa cinematografica Milano Films, della quale fu presidente.
Dal 1910 al 1914 fu consigliere comunale e assessore al comune di Brenna[1]. Nel 1915 fu eletto deputato suppletivo alla Camera della XXIV legislatura del Regno d'Italia nelle file del Partito Agrario nel collegio di Erba. Successivamente venne eletto anche alla XXVI nella circoscrizione di Como e alla XXVII Legislatura per la Lombardia con il Partito Liberale.
Dal 1912 al 1917 fu presidente del Pio Albergo Trivulzio e degli Orfanotrofi milanesi.
Nel 1921-22 fu sottosegretario del Ministero delle colonie guidato da Ivanoe Bonomi.
Nel 1925 aderì al Partito Nazionale Fascista[2], nelle cui file fu nominato Senatore del Regno alla XXVII Legislatura. Dal 1929 al 1943 fu membro di diverse commissioni parlamentari tra cui affari esteri ed economici.
Dal 1930 fu consigliere delegato dell'Università commerciale Luigi Bocconi di Milano.
Dal 1935 al 1945 fu presidente del Credito Italiano, e anni prima di altri istituti di credito minori. Nel corso della sua carriera di dirigente aziendale fu membro dei consigli di amministrazione di diverse società, tra cui del Cotonificio Lombardini e della Fassati.
Nel 1944 decadde dalla sua carica di senatore per l'imputazione di collaborazionismo fascista.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ dal sito Storiadibrenna.it[collegamento interrotto]
- ^ E. Gentile, Il totalitarismo alla conquista della Camera alta: inventari e documenti dell'Unione nazionale fascista del Senato e delle carte Suardo, Rubbettino, 2002, p.34
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- A.F. Formiggini - Chi è?: dizionario degli Italiani d'oggi - Milano, Formiggini editore, 1940.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pier Gaetano Venino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pier Gaetano Venino, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- VENINO Pier Gaetano, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.