Caravella portoghese indopacifica | |
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Physalia utriculus spiaggiato in Australia | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Cnidaria |
Classe | Hydrozoa |
Ordine | Siphonophora |
Famiglia | Physaliidae |
Genere | Physalia |
Specie | P. physalis |
Nomenclatura binomiale | |
Physalia utriculus La Martinière, 1787) |
La caravella portoghese indopacifica (Physalia utriculus La Martinière, 1787) è un idrozoo marino, una delle due specie del genere Physalia insieme a Physalia physalis.[1] Una sacca contenente gas permette di galleggiare, spinta dalle correnti, dalle maree e da una vela situata sopra la sacca.[2] Un solo lungo tentacolo di cnidociti velenosi, sospeso sotto la sacca galleggiante, permette all'animale di catturare le prede.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Come la caravella portoghese indopacifica non è una medusa, bensì un sifonoforo, un animale coloniale formato da piccoli animali specializzati detti polipi, che sono collegati tra loro e funzionano come singoli organi di organismi cellulari, specializzati al punto da dipendere tra loro. È formato da una colonia di quattro polipi e meduse. La colonia consiste in un polipo contenente gas che la tiene a galla (detto anche pneumatoforo) e un gastrozoide, un gonozoide e un dattilozoide. I dattiloidi formano tentacoli che si trovano al di sotto della superficie dell'acqua, individuano e attaccano le prede e le trascinano verso i gastrozoidi (i polipi digestivi), che digeriscono le prede. I gonozoidi sono adiacenti ai gastrozoidi e costituiscono le strutture riproduttive della colonia, rilasciando uova o spermatozoi nell'acqua.[3]
La P. utriculus si distingue dalla caravella portoghese (Physalia physalis) per le minori dimensioni del galleggiante (16 cm circa della P. physalis contro 12 cm circa della P. utriculus) e nel fatto di avere un solo lungo tentacolo. Come la P. physalis, la P. utriculus è spesso in sciami.
Distribuzione ed habitat
[modifica | modifica wikitesto]La P. utriculus è meno distribuita della P. physalis, ma è più comune lungo le coste australiane. È trovata anche nelle acque hawaiane, dove è informalmente chiamata ‘ili mane‘o o palalia.[2]
Pericoli
[modifica | modifica wikitesto]Lungo le coste australiane orientali sono riportati 10.000-30.000 casi all'anno di punture di Physalia e solo 500 circa nelle acque occidentali e meridionali. Diversamente dalla P. physalis, che ha provocato almeno tre vittime a causa delle sue punture, non sono riportate vittime di punture di P. utriculus.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Schuchert P., Mapstone G. (2013), Physalia physalis, in WoRMS (World Register of Marine Species).
- ^ a b c Indo-Pacific Portuguese Man-Of-War (PDF), in Marine Life Profile, Waikïkï Aquarium at the University of Hawai‘i-Māno, 1998. URL consultato il 12 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2013).
- ^ Bluebottle factsheet, su museum.wa.gov.au, Western Australian Museum. URL consultato il 12 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 21 marzo 2015).
- ^ Bluebottles and Pacific man-o-war, in Stinging jellyfish in tropical Australia, CRC Reef Research Centre, November 2004. URL consultato il 12 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2014).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Physalia utriculus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) bluebottle, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.