Pietro Deljan | |
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Zar di Bulgaria (autoproclamato) | |
In carica | 1040 – 1041 |
Predecessore | Presian II |
Successore | Costantino Bodin |
Morte | Costantinopoli, 1041 |
Dinastia | Cometopuli |
Padre | Gavril Radomir (?) |
Madre | Margherita d'Ungheria (?) |
Pietro Deljan[1] (in bulgaro Петър Делян?; in greco Πέτρος Δελεάνος; ... – Costantinopoli, 1041) si autoproclamò zar di Bulgaria nel 1040 a Belgrado e mantenne la carica fino al 1041.
Egli affermava di essere figlio di Gavril Radomir,[2] una parentela questa ritenuta verosimile da Vasil Zlatarski, il quale ha sostenuto che sua madre fosse una principessa ungherese.[3] Un'altra scuola di pensiero, invece, avanza dubbi in merito e ritiene poco credibile questo legame parentale.[3]
A prescindere dalle incertezze relative alle sue origini, si sa che 1040 si ribellò contro Michele IV il Paflagone, conquistando Tessalonica e autoproclamandosi zar a Belgrado.[2] Si assicurò inoltre Naissos e Skopje, ma per sedarlo i bizantini ricorsero alle spie per apprendere i suoi movimenti e sabotarlo così in fretta.[2] Fu così suo cugino Alusian di Bulgaria, in realtà segretamente fedele a Costantinopoli, a tradirlo, ad accecarlo e, successivamente, a consegnarlo nelle mani dei romei.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Enrico Artifoni, Storia medievale, Donzelli Editore, 1998, p. 726, ISBN 978-88-79-89406-7.
- ^ a b c Hupchick (2017), p. 324.
«[Nel 1040, n]elle regioni settentrionali delle terre bulgare scoppiò una ribellione guidata da un certo Petŭr Delyan, che sosteneva di essere (e probabilmente lo era) il figlio di Gavril Radomir dalla moglie magiara, e quindi nipote di Samuele. Delyan fu incoronato zar a Belgrado, dopodiché si spinse a sud della Macedonia e, con l'appoggio di un numero crescente di abitanti locali, conquistò Naissos e Skopje. I bizantini ricorsero alle spie per apprendere i suoi movimenti e a sabotarlo dall'interno, inviando il patrizio cometopulo Alusiano, figlio di Giovanni Ladislao, a unirsi a Delyan e a causare scompiglio tra i ribelli. La rivolta perse presto il proprio impeto, Alusiano fece ritorno alla corte imperiale nel 1041 e i focolai si spensero.» - ^ a b Ostrogorskij (2014), p. 320, nota 25.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Dennis P. Hupchick, The Bulgarian-Byzantine Wars for Early Medieval Balkan Hegemony, Springer, 2017, ISBN 978-3-319-56206-3.
- Georgij Ostrogorskij, Storia dell'Impero bizantino, traduzione di Piero Leone, Torino, Einaudi, 2014, ISBN 978-88-06-22416-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Deljan, Petr, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.