Petauro dal ventre giallo | |
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Disegno di un Petauro dal ventre giallo | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Theria |
Infraclasse | Metatheria |
Superordine | Australidelphia |
Ordine | Diprotodontia |
Sottordine | Phalangeriformes |
Superfamiglia | Petauroidea |
Famiglia | Petauridae |
Genere | Petaurus |
Specie | Petaurus Australis |
Sottospecie | Vedi testo |
Il petauro dal ventre giallo (Petaurus australis), noto anche come petauro dello zucchero dal ventre giallo, è un piccolo mammifero notturno che vive nelle foreste di eucalipti. È autoctono dell'Australia orientale.[1][2][3][4]
Habitat
[modifica | modifica wikitesto]Abita nelle foreste e nei boschi dell'Australia orientale e si trova a diverse altitudini: dal livello del mare fino a 1400 metri.[5][6]
Nel Queensland settentrionale, la sottospecie si trova ad altitudini superiori a 700 metri sul livello del mare.[7] Ne esistono 13 diverse popolazioni in tre luoghi distinti nel Queensland settentrionale, una risiede sull'altopiano del Monte Windsor, un'altra sull'altopiano del Monte Carbine e la terza vive in un habitat lineare che va da Atherton a Kirrama sull'altopiano di Atherton. Si stima che queste tre popolazioni insieme contino un totale di circa 6000 esemplari.[7] Con il loro habitat in pericolo, il petauro dal ventre giallo è classificato "raro" ed è particolarmente vulnerabile ai tropici. Il petauro è più diffuso nel Queensland meridionale, Nuovo Galles del Sud e Victoria.
Aspetto e comportamento
[modifica | modifica wikitesto]Il petauro dal ventre giallo è un marsupiale delle dimensioni di un coniglio. In genere ha una pelliccia grigio-marrone sul dorso ed un ventre che può essere bianco sporco, arancione o giallo. Ha grandi orecchie appuntite ed una lunga coda che può crescere fino a raggiungere i 48 cm.[7][8] La lunghezza del corpo è inferiore rispetto alla coda, arrivando a circa 30 cm. Il peso medio è di circa 700 grammi[7] e i maschi sono generalmente più grandi delle femmine.[4]
Esistono due sottospecie:
- Petaurus australis australis nel sud (che è localmente comune)
- Petaurus australis reginae nel Queensland settentrionale (che è raro e minacciato dal disboscamento)
Il petauro dal ventre giallo è la specie più grande dei Petaurus, appartiene a un gruppo di marsupiali arboricoli e può planare fino a 150 metri.[9] Questo marsupiale è stato osservato saltare fino a 100 m[10] e talvolta anche 114 metri.[4]
È simile per morfologia sia al petuaro del mogano, anche se di dimensioni leggermente maggiori, sia al petauro maggiore. Una specie a cui è più strettamente correlato è il "lemure a coda rigata" piuttosto che ad altri membri del genere Petaurus.[11]
Il petauro dal ventre giallo è gregario, difatti insieme al petauro dello zucchero è l'unico petauro socievole, trascorre la giornata in una zona alberata e bordata di foglie che di solito è condivisa con altri membri della sua stessa famiglia. Ha un caratteristico richiamo ringhiante che usa come mezzo di comunicazione[12] che può essere udito fino a 500 metri di distanza.[10]
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]La riproduzione avviene in primavera nel sud, mentre in tutto l'anno nel Queensland, a nord. La maturità sessuale viene raggiunta all'età di circa due anni, quando avviene l'accoppiamento.[4] Solitamente è monogamo ed il periodo di accoppiamento va da agosto a dicembre.[4] La prole nasce normalmente tra maggio e settembre, e rimane poi nel marsupio per circa 100 giorni. I piccoli vengono quindi lasciati nella tana per 2-3 mesi prima di essere svezzati dalla madre.[4][10] Prima di essere svezzati totalmente permangono nella tana ed entrambi i genitori si prendono cura di loro.[4]
Nel Queensland settentrionale le tane sono realizzate su alberi di Eucalyptus grandis[10] e sono rivestite di foglie. La loro aspettativa di vita (allo stato brado) è di circa sei anni.[10]
Dieta
[modifica | modifica wikitesto]La dieta del petauro dal ventre giallo consiste in nettare, melata, insetti, polline e linfa degli alberi, tra cui linfa di eucalipto, di Corymbia, di Angophora e di Lophostemon.[1] Mostra una forte preferenza per alberi con corteccia liscia, possibilmente in relazione al volume del flusso di linfa.[13] Ottiene la linfa dell'albero mordendo la corteccia per creare un cuneo/tacca a forma di "V" per favorire il flusso di gomma e linfa.[12][14] Di solito incide la corteccia nella parte alta dei tronchi o sui rami superiori degli alberi.[4]
L'incisione sarà poi sfruttata anche dal petauro dello zucchero, il quale non ha la forza necessaria per rompere la corteccia con i denti.
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]La perdita e la frammentazione del suo habitat, dovuta prevalentemente alla raccolta di legname e all'agricoltura, è la principale minaccia per questa specie. Il disboscamento di vecchi alberi dove i petauri nidificano, insieme all'assenza di regolari regimi antincendio e alla rimozione generale del legname, ha portato ad un degrado degli habitat rimanenti.[15] In precedenza era stato classificato come una specie a "rischio minimo" per causa di un'ampia distribuzione con l'ulteriore presenza di diverse aree protette. Questo elenco è stato successivamente modificato in "prossimo alla minaccia" nella pubblicazione sulla Lista Rossa IUCN del 2016 a causa di una diminuzione della popolazione del 30% in tre generazioni.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Yellow-Bellied Glider
- ^ Petaurus australis, su thewebsiteofeverything.com. URL consultato il 13 giugno 2015.
- ^ Gliding Possums – Environment, New South Wales Government
- ^ a b c d e f g h Ross Secord, Petaurus australis, su animaldiversity.ummz.umich.edu. URL consultato il 13 giugno 2015.
- ^ Nocturnal forest birds and arboreal marsupials of the southwestern slopes, New South Wales, vol. 30, 1998, DOI:10.7882/az.1998.012.
- ^ Distribution of nocturnal forest birds and mammals in relation to the logging mosaic in south-eastern New South Wales, Australia, vol. 71, 1995, DOI:10.1016/0006-3207(94)00019-M.
- ^ a b c d Conservation advice
- ^ Cronin, Leonard e Westmacott, Marion (illustrator), Key Guide to Australian Mammals, Reed Books Pty. Ltd., 1991, pp. 64–65, ISBN 0-7301-0355-2.
- ^ Jones, Cath e Parish, Steve, Field Guide to Australian Mammals, Steve Parish Publishing Pty. Ltd., 2006, pp. 86, 88, ISBN 1-74021-743-8.
- ^ a b c d e Fluffy Glider, su australianfauna.com. URL consultato il 13 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2014).
- ^ Menkhorst, Peter e Knight, Frank, A Field Guide to the Mammals of Australia, Oxford University Press, 2001, pp. 94–95, ISBN 0-19-550870-X.
- ^ a b Gliders (PDF), su environment.sa.gov.au. URL consultato il 12 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2009).
- ^ Eucalypts, wildlife and nature conservation: from individual trees to landscape patterns, vol. 128, DOI:10.1071/RS16007.
- ^ Strahan, Ronald, A Photographic Guide to Mammals of Australia, The Australian Museum, New Holland (Publishers) Ltd., 1995, p. 58, ISBN 1-85368-583-6.
- ^ Ryan, Michelle (General) (a cura di), Wildlife of Tropical North Queensland, Queensland Museum, giugno 2000, p. 338, ISBN 0-7242-9349-3.
Altri progetti
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